È stato presentato oggi a Napoli durante l’evento “Fai Bella l’Italia” il “Manifesto per il lavoro agroalimentare e ambientale” della Fai, la federazione agroalimentare industriale ambientale della Cisl. “Basta con le battaglie ideologiche, con l’irresponsabilità, con la logica delle emergenze e delle recriminazioni”, ha affermato il segretario generale Onofrio Rota presentando il documento: “Se vogliamo veramente contribuire a pacificare il Paese e a costruire il futuro partendo da quelli che sono asset strategici per l’Italia, la Fai Cisl è pronta a fare la propria parte, per questo abbiamo messo a punto il documento. Speriamo diventi un punto di riferimento per tutti, non solo per gli addetti ai lavori”.
Tra i punti principali del manifesto: lo sblocco degli investimenti, per “rilanciare l’occupazione produttiva, la buona programmazione, l’innovazione di processo e di prodotto”, la riforma della Politica Agricola Comune, che deve essere “condotta su binari di maggiore equità e attenzione alla qualità dell’impresa e del lavoro”, la connessione tra innovazione e tutele, competitività e buona occupazione, un patto generazionale che favorisca l’ingresso dei giovani nel circuito produttivo, il contrasto a sfruttamento e discriminazioni, anche con la piena attuazione della legge 199 contro il caporalato, il ruolo strategico della contrattazione.
“Va perseguito il traguardo di una nuova alleanza tra istituzioni, capitale e lavoro – si legge nel documento – verso obiettivi condivisi e strategici che si chiamano tutele e produttività, competitività e legalità, innovazione e welfare; occorre lavorare insieme seguendo la bussola dell’innovazione etica, di un’azione pubblica e negoziale che colleghi ed esalti il legame che unisce il lavoro ben tutelato, formato e retribuito all’eccellenza delle nostre filiere”.
Il manifesto, che sarà consegnato al Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Centinaio, è stato firmato da oltre 500 partecipanti, tra cui la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, che con il suo intervento ha concluso i lavori. Tra gli altri firmatari, docenti ed esperti del settore agroalimentare, rappresentanti di istituzioni e delle parti datoriali.