OSPEDALE, E ADESSO… ATTENDIAMO LE GIUSTIFICAZIONI…

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(f.n.) – Quando credi di aver toccato il fondo nella registrazione delle “vergogne” commesse o consentite, in danno di una comunità, che ha diritto ad essere civilmente e decorosamente assistita, ti accorgi che c’è sempre un altro fondo, che qualcuno sta tranquillamente raggiungendo, millantando il contrario. Fino a qualche tempo fa ci siamo rammaricati, poi ci siamo meravigliati, poi ci siamo indignati…poi abbiamo pensato che l’unica maniera per sopravvivere allo sdegno rabbioso ed impotente e trovare l’alternativa all’ impossibilità di salire a tre gradini per volta le scale della palazzina bianca in fondo al parco ed invitare gli occupanti ad una passeggiata informativa nell’edificio adiacente,  era l’umorismo nero… Ma non avevamo messo in conto l’incognita…cioè il fatale peggioramento del peggio.  Infatti, dinanzi alle condizioni in cui versa e continua a versare, nell’ignobile indifferenza circostante, l’atrio della palazzina G…quell’area insicura, insana, quel budello umido “moscerinoconduttore” che circoscrive il reparto di Malattie Infettive e lo classifica una landa desolata, assurta a “scuorno titolato” di chi ufficialmente dirige e di chi ufficiosamente, ma non troppo, impartisce gli ordini, non c’è umorismo nero che tenga, non c’è giustificazione che regga né che possa essere accettata come tale, non c’è nulla che abbia a che fare con un’Azienda Ospedaliera ad Alta Specializzazione, nulla che abbia a che fare con la decenza, nulla che abbia a che fare  con la parola “sanità” che nel nostro video,  risulta totalmente abusata, nonché priva di significato. La domanda a chi sta seduto dietro le quinte e si bea in maniera scomposta, delle nostre critiche alla direzione strategica che, come per qualsiasi altro problema, autentico o provocato ad arte,  dovrà correre con i pantaloncini in mano a chiedere lumi per la soluzione,  vogliamo dire che a furia di bearsi gli si potrebbero paralizzare i neuroni come se avesse fatto il botulino al cervello per renderlo all’altezza del camice longuette; a chi sta invece meditando secondo il suo costume, sulle nuove tecniche investigative di Paperino Top Crime da applicare al nuovo caso di fuga di notizie, vogliamo suggerire di darsi uno scossone, perché non soltanto la situazione gli è sfuggita di mano ma, tra poco anche il ragazzo del bar che porta il caffè al direttore, infilerà il padiglione sbagliato e la direzione strategica dovrà portarsi il thermos da casa…Hasta la suerte!