CAB, SOSPESO IL SERVIZIO DI SOLLEVAMENTO MECCANICO

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di Pasquale Ferretti

SESSA AURUNCA – Ancora guai per i lavoratori del Consorzio Aurunco di Bonifica. Ieri l’apparato dell’Ente di Via delle Terme si è riunito in una riunione sindacale della FLAI-CGIL per discutere sui numerosi problemi che attanagliano il Consorzio nel tentativo di comprendere se vi siano margini di miglioramento.

Dopo ore e ore di riunione, un comunicato/denuncia che non lascia spazio a interpretazioni. Nel documento, infatti, si ribadisce che “la situazione degli impianti idrovori di sollevamento delle acque è di assoluta mancanza dei requisiti di sicurezza previsti dal D.Lgs 81/08”. Nessuna sicurezza quindi, per quanto riguarda le operazioni di sollevamento delle acque. Questo potrebbe costare l’assetto idrogeologico dell’intero territorio e con la stagione invernale ormai alle porte, questo rischio potrebbe concretizzarsi. A questo deve aggiungersi le condizioni igienico-sanitarie degli ambienti da lavoro, lasciati ormai all’abbandono da mesi, per non parlare delle quarantatre (43) mensilità arretrate che vantano i dipendenti da parte dell’Ente. Da questa analisi e con la conseguente denuncia fatta alla Questura si è decretata la “SOSPENSIONE DEL SERVIZIO DI SOLLEVAMENTO MECCANICO E IL CONSEGUENTE SERVIZIO D’UFFICIO secondo il D.Lgs 81/08″.

Siamo ormai ai titoli di coda di questa annosa e vergognosa vicenda; sospendere tutte le operazioni potrebbe rappresentare l’ultimo baluardo per il movimento operaio per far valere i propri diritti, dopo anni di commissariamento ed avvicendamenti politici, che hanno visto crescere i Commissari (con salti improvvisi di carriera) e impoverito l’Ente che ormai vive una crisi economica gestionale senza precedenti.

Questa situazione è stata alimentata anche da alcuni movimenti politici che ora hanno conosciuto la “quadratura del cerchio”.

Da qualche mese come commissario è stato scelto l’avvocato Ciro Foglia. Questo nome è stato speso dall’Onorevole Oliviero, che dopo un periodo di “strategie” post elettorali, ha deciso di scendere in campo e consegnare per intercessione del Presidente De Luca, le operazioni all’avvocato marcianisano. Mercoledì scorso, all’audizione che si è tenuta in Regione, in cui si discuteva della legge per il riassetto dei Consorzi, lo stesso Commissario aveva pubblicamente annunciato che gli sarebbe stato affidato anche il commissariamento del consorzio Napoli-Volla, uno dei pochi in Campania a presentare un bilancio in attivo. Questa manovra, politicamente voluta dallo stesso onorevole sessano, avrebbe permesso a Foglia magari di agire su due fronti (napoletano e sessano) cercando di portare un po’ di liquidità fresca all’interno della macchina amministrativa; inoltre aveva affermato che se ciò non fosse avvenuto, egli stesso avrebbe rassegnato le dimissioni.

Al Consorzio Napoletano il commissariamento scadeva il 31 agosto, con una proroga che da legge avrebbe consentito al commissario di turno, di rimanere a capo dell’Ente per ulteriori quarantacinque giorni.

L’avvocato Testa, Commissario dello stesso e Presidente dell’Avvocatura Regionale è un uomo che si muove con dimestichezza all’interno della Regione; infatti è dall’epoca di Bassolino (suo mentore) che naviga all’interno di tali meccanismi. Come volevasi dimostrare quindi, Testa ha creato qualche ostacolo proprio sul Napoli-Volla da lui stesso gestito ed il cui bilancio ha portato in attivo. Questa scelta appare ovvia, visto che appena si è profilata all’orizzonte la possibilità di un cambio di gestione, egli stesso abbia impuntato i piedi per non far mischiare le due questioni con il rischio di mandarle entrambe in fallimento come è successo in passato.

In termini calcistici quindi, si potrebbe parlare chiaramente di Testa 1-Oliviero 0: Perché?

E’ notizia recente infatti di una delibera, la 161 del 15/10/2018 voluta e firmata dal Presidente De Luca stesso, in cui si affida per un ulteriore anno il commissariamento proprio a Testa del Consorzio Napoli-Volta, il risultato cui ambiva Foglia e anche Gennaro Oliviero. Una sonora sconfitta questa che potrebbe minare ancora di più le certezze dell’Ente Sessano che non ha nessuna possibilità di salvezza in questo preciso momento. Foglia e Oliviero sono fuori dai giochi quindi, mentre i dipendenti del C.A.B. al momento sono in completa balia del futuro.

All’orizzonte ormai si addensano nuvoloni scurissimi a carichi di pioggia che potrebbero chiaramente creare numerosi disagi per l’assetto idrogeologico del territorio Aurunco. La paura generale è che se si verificasse una situazione analoga a quella del 2011 quando una violenta alluvione investi l’intera vallata coprendola di acqua, il C.A.B. non avrebbe la forza necessaria per fronteggiare il problema e questo potrebbe causare numerosi incidenti (cosa che spesso succede in tutta Italia non appena i millimetri di acqua aumentano). Qualcuno fa gli scongiuri, mentre qualcun altro spera che ciò possa accadere, perché in Italia siamo abituati a piangere il morto dopo le sciagure per aprire poi processi che mai porteranno al colpevole.

D’altronde qualcuno anni fa cantava “Prima pagina venti notizie, ventuno ingiustizie e lo stato che fa? Si costerna, s’indigna e s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità”.