(f.n.) – Le cose andavano così bene in Rianimazione che nel Comitato Infezioni Ospedaliere fino a quattro giorni fa non figurava neppure un medico della Rianimazione…andavano così bene che non ne parlava nessuno e nessuno ne doveva parlare…nessun lavoro doveva essere eseguito perché nessun lavoro era necessario, affinché la perfezione non si adulterasse…ma adesso, all’improvviso, a margine di una serie di falsità, si è messa in moto una macchina rivoluzionaria, un po’ scomposta… ma in movimento…si modifica addirittura la composizione del Comitato Infezioni Ospedaliere che, fino ad oggi in verità non si comprende bene di cosa si sia occupato, e si inserisce persino un medico della Rianimazione, si fanno i lavori che sono all’improvviso così urgenti da eseguirli nonostante i malati ma per tener fede all’antico andazzo scalcagnato, l’altro giorno la serratura della porta d’ingresso al reparto era rotta e per fermarla dall’interno vi è stata appoggiata una barella…Detto questo ci auguriamo che si volti pagina e che una maggiore coscienza del dramma altrui, possa instaurarsi in coloro che sono deputati all’assistenza, alla cura, all’accoglienza…che una migliore qualità dell’attenzione ed il senso di responsabilità possano aver ragione dell’abitudine al male ed alla morte. Vogliamo a tutti i costi dimenticare e potremmo non farlo…che qualche tempo fa, in Rianimazione è giunto un paziente che aveva subito un intervento chirurgico al viso…Il poveretto aveva subito un terribile incidente ed era giunto in Ospedale con una ferita profonda e sfigurante alla faccia. Dopo l’intervento, era stato trasportato nel reparto di Rianimazione…ma la ferita sanguinava copiosamente….sanguinava in maniera preoccupante….coloro che erano presenti, decisero che era necessario chiamare il chirurgo che lo aveva operato…infatti lo chiamarono, ma proprio quella sera e chi lo avrebbe detto?, era stata organizzata una festa a sorpresa per il compleanno di sua sorella…era una giustificazione più che comprensibile…soprattutto perché era a sorpresa…non vi pare?…la coincidenza fatale della sorpresa, doveva conferire il carattere della relatività, al resto del mondo, compreso il malato in emorragia?… La risposta del chirurgo fu proprio questa: “E come faccio?, questa sera c’è la festa a sorpresa per il compleanno di mia sorella…” …e a noi sembra veramente una risposta degna del più solerte e coscienzioso dei discepoli di Esculapio…anzi sembra addirittura di sentir risuonare in lontananza l’eco del giuramento di Ippocrate che… qualcuno prima di recitarlo… se lo sarà pure letto, o no? Il paziente è stato assistito comunque ed il giorno dopo, il chirurgo, a festeggiamenti sororali compiuti, si è tranquillamente recato a visitarlo ed ha preso atto che altri avevano provveduto ad evitare l’irreparabile. Il paziente fortunatamente è vivo, ma se malauguratamente le cose fossero andate diversamente? Con la filosofia del day after che registra “né morti né feriti” …facciamo calare il sipario sui vari Pignatelli… con un dubbio residuo… chissà se fosse successo a Pignatelli?, non lo sapremmo mai…ma ci chiediamo se sia più grave trasferire tre pazienti in un altro reparto per festeggiare o anteporre un festeggiamento alla doverosa presenza al letto di un nostro paziente in difficoltà?, ecco…non vorremmo mai più essere costretti a decidere quale, tra due schifezze è la schifezza doc, non avendo a disposizione molto altro…Hasta la vista!