OSPEDALE SAN ROCCO…ABBIAMO SCHERZATO…

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tersilli 12.11.18 OSPEDALE SAN ROCCO…ABBIAMO SCHERZATO…(f.n.) – Tanto trambusto e soprattutto… tanta polvere doc…e poi …la delusione!, e adesso: avanti marsch …rimettete a posto lo sporco… abbiamo scherzato! La famosa ispezione post-Iene, il cui arrivo a sorpresa era stato “soffiato” opportunamente e con anticipo alla direzione del San Rocco, a quanto apre non è arrivata e se dobbiamo essere sinceri…rinunciando all’ispezione, si sono risparmiati una gran figura di niente! Cosa avrebbero dovuto fare gli ispettori, per essere coerenti con ciò che era emerso in anteprima?, sfondare le porte di cartongesso a tutela della vergogna ammucchiata per anni?, no…non avrebbero potuto farlo ed allora… rimandiamo a data da destinarsi l’ispezione a sorpresa! Intanto è appena il caso di sottolineare, ancora una volta, quanto siano distratte sia la direzione generale dell’Asl che la direzione sanitaria del P.O. San Rocco, ma soprattutto…a pensarci bene… sembra di avere a che fare, non soltanto con le crisi di distrazione cronica, ma con una manica di furbastri, che utilizzano la formula vincente del “pe ffa ved e” e poi tutto resta come prima…Infatti, con cadenza rituale, il nostro caro dottor Lettieri/Tersilli, lascia la prova scritta della sua efficienza…ordina di fare qua e di fare là,  altrimenti…”vi faccio vedere io” e non si tratta del miracolo della vista recuperata, ma di qualcosa di cui non si ha contezza… E vediamo dunque di dimostrare puntualmente, ciò che andiamo asserendo, onde evitare che il solito/a scienziato/a che esibisce con parsimonia la propria conoscenza della grammatica ed un ferale disprezzo per i congiuntivi sui social, starnazzi che siamo bugiardi…oltre che sporchi e cattivi…Prendiamo quindi una nota che il dottor Lettieri/Tersilli, nell’aprile u.s. ha inviato alle Unità Operative del San Rocco, chiedendo di mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per risolvere le criticità rilevate dal Servizio di Protezione e Prevenzione. Ci limitiamo ad un unico reparto…U.O. Ostetricia e Ginecologia…Da un sopralluogo  di parecchi mesi fa si rilevava ufficialmente che: 1) Non esisteva documentazione tecnica, relativa ad impianti/macchine/attrezzature/struttura pertanto era impossibile stabilire, se gli impianti erano rispondenti alle norme di sicurezza previste dalla legge; 2) Risultava assente la documentazione tecnica, come le dichiarazioni relative alle periodiche verifiche obbligatorie e mancava il registro della manutenzione. Inoltre, le attrezzature elettriche e elettromedicali, non sembravano rispettare i requisiti stabiliti dalla normativa; 3) Alcuni locali si presentavano sporchi e si rilevava materiale depositato in maniera inadeguata e poco razionale. Vi era quindi il rischio di inciampi e cadute; 4) La pavimentazione in linoleum si presentava danneggiata in molti punti; 5) La controsoffittatura era danneggiata in diversi punti; 6) Gli infissi esterni del reparto si presentavano rotti con spifferi ed infiltrazioni di aria e acqua; 7) Si rilevava la presenza di macchie di umidità sul soffitto dei servizi igienici comuni; 8) Alcune aree di passaggio erano ingombre di materiale e attrezzature che ostacolavano la normale circolazione; 9) Le porte in legno e gli infissi interni presentano spigoli vivi, le cornici si presentano danneggiate e taglienti. 10) La porta d’ingresso era danneggiata. In molti locali si rilevavano correnti d’aria fastidiose. 11) Assente la documentazione tecnica relativa attrezzature ed impianti elettrico, caldo/freddo, antincendio, illuminazione artificiale; 12) Assente la documentazione relativa ai locali del Blocco Parto, in cui venivano  utilizzate apparecchiature elettromedicali. 13) Nella sala parto erano presenti macchie di umidità. 14) Le stanze di degenza del reparto  non erano dotate di servizi igienici. I servizi non erano allestiti in maniera idonea ed erano  sporchi. Le porte erano danneggiate e non garantivano una corretta chiusura. Dalla nota del 4 aprile scorso, successiva al rilevamento “dell’impossibile a dirsi” succitato, a firma del dottor Lettieri/Tersilli, non si comprende se lo stesso Lettieri abbia compreso di cosa si stava parlando e se per caso non stava chiedendo ai responsabili delle Unità Operative di depositare il camice ed avviarsi verso un nuovo indirizzo, tipo carpenteria, muratoria, falegnameria e via col tango….E’appena il caso di sottolineare che ciò che in sintesi abbiamo rappresentato, esponendo i “vezzi” strutturali di un solo reparto, (figuriamoci il resto) è rimasto fino a quattro giorni fa almeno “tal quale”…pressocché inalterato…Ci chiediamo e vi chiediamo con profonda e grave consapevolezza: “Dottor Lettieri/Tersilli…ma di cosa vogliamo parlare?”. Hasta la vista!

1 commento

  1. …ma allora il servizio di prevenzione e protezione esiste!!!
    Stupore e meraviglia…
    Non dispero di scoprire che esistano anche dei rappresentanti sindacali senzienti e non completamente assoggettati al datore di lavoro.
    Confido anche nell’esumazione dell’RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza – d.lgs 81/08), affinché possa provare ad affrancarsi dal datore di lavoro e fare un pò piu le parti dei lavoratori.
    In fine mi illudo di prendere visione di una “rivolta” dei dipendenti, medici, infermieri, amministrativi ecc affinché denunciano a gran voce le brutture del p.o.
    Da ultimo auspico che tutti assieme si stracchino nettamente dal ras politico sessano che ha saputo fare solo danni oltre a farsi gli interessi propri…

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