PETIZIONE: CANCELLIAMO UNA BUGIA GROSSA COME UNA “CASA”

1

PETIZIONE PETIZIONE: CANCELLIAMO UNA BUGIA GROSSA COME UNA CASATutto cominciò con una lapide …

Nel primo centenario della morte dell’architetto Luigi Vanvitelli, avvenuta il  marzo 1773, la città di Caserta decise di dedicargli un monumento per averla arricchita della meravigliosa Reggia.
L’opera, una grande statua dell’Architetto reale posta nella ex piazza del mercato, subì vari intralci burocratici così che poté essere inaugurata solo il 2 ottobre 1879.
E, per l’occasione, furono organizzati solenni festeggiamenti con bande musicali e varie manifestazioni collaterali ed inoltre si decise di apporre una lapide commemorativa sulla casa dove era vissuto e morto Vanvitelli.
Ma, probabilmente poiché la vera casa era alquanto defilata, modesta ed in condizioni di grave degrado, si preferì apporre la lapide commemorativa sulla facciata di un altro palazzo che, meglio posizionato e con 4 belle colonne sulla facciata, come immagine era certo di tutt’altro livello oltre ad essere in ottime condizioni perché costruito più di recente.

ERA NATA COSÌ LA BUGIA GRANDE COME UNA CASA !

E la bugia venne addirittura ribadita con una seconda lapide apposta nel 1973,      nel bicentenario della morte di Vanvitelli.

LA VERITÀ È INVECE QUESTA:

1– Il palazzo dove visse e morì Vanvitelli si trova nello slargo sant’Elena, proprio dove incrociano le attuali via Ferrante e via Mazzocchi, ed è assolutamente adiacente all’antica chiesa di Sant’Elena.
Ciò è confermato anche da documenti che attestano come Vanvitelli avesse ottenuto dalla Curia di Roma, per il suo appartamento al primo piano,  l’autorizzazione ad aprire un varco nella parete confinante con il coretto della chiesa ( tuttora ne restano tracce) così da poter seguire le funzioni religiose senza sottoporsi allo strapazzo ed al dolore che i suoi malanni gli procuravano anche per piccoli spostamenti.

2 – “Palazzo delle 4 colonne” anche noto impropriamente come “Casa  di Vanvitelli”, proprio per quella lapide  apposta sulla facciata, si trova all’inizio dell’attuale corso Trieste della città.
Ma, all’epoca di Vanvitelli, quel primo tratto del corso semplicemente non esisteva ancora.
Sarà aperto solo nel 1837, sotto il regno di Ferdinando II.
Cioè più di mezzo secolo dopo la morte dell’Architetto!

PERCIÒ, DOPO 140 ANNI  E TANTI PRECEDENTI TENTATIVI,

PER CANCELLARE FINALMENTE

QUESTA BUGIA GROSSA COME LA CASA DI VANVITELLI 

F I R M A  LA PETIZIONE AL COMUNE DI CASERTA ED ALLA COMPETENTE SOPRINTENDENZA MiBAC AFFINCHÉ SIA RIPRISTINATA LA V E R I T À 

Infatti, al di là che, col previsto restauro della chiesa di Sant’Elena, potrebbe avere meritato risalto anche la contigua vera casa di Vanvitelli, creando così un           nuovo polo di attrazione turistica, 

QUESTA VERITÀ 

la dobbiamo alla storia del territorio,
ai milioni di turisti che visitano la Reggia,
a tutti i cittadini casertani  animati da legittimo desiderio di riscatto, di dignità,        di verità.

Perciò, anche se Caserta è una città con mille altre priorità,

COMINCIANO DA QUI ! 

DAREMO UN PICCOLO GRANDE SEGNALE CHE, SE UNITI E DETERMINATI, TUTTO SI PUÒ  CAMBIARE 

FIRMA ANCHE  TU ! 

1 commento

Comments are closed.