ANTROPOLAROID, LO SPETTACOLO DI TINDARO GRANATA IN SALA ASSOLI

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%name ANTROPOLAROID, LO SPETTACOLO DI TINDARO GRANATA IN SALA ASSOLINAPOLI – Ancora due appuntamenti originali per la seconda edizione della rassegna “Voci e altri invisibili”, con cui Sala Assoli – Casa del Contemporaneo dialoga con il Museo Madre e la Fondazione MorraVenerdì 12 e sabato 13 aprile alle ore 20,30 in Sala Assoli va in scena “Antropolaroid”, terzo appuntamento della rassegna, scritto e interpretato da Tindaro Granata. Domenica 14 aprile, ore 19.00, Sala Re_PUBBLICA Madre: Anna Cappelli adora i Baustelle, una performance tra teatro, moda e musica che vedrà protagonista l’attrice Bianca Nappi, per la regia di Rossano Giuppa e la capsule collection di Italo Marseglia. A seguire, Dj set di Rachele Bastreghi dei Baustelle. Premio “ANCT” dell’Associazione Nazionale dei Critici nel 2011, “Antropolaroid” è stato definito “spettacolo di cupa bellezza, struggente, attraversato da un’ inquietudine dolorosa”, dove a tratti si coglie ugualmente, amaramente, l’occasione di ridere. Tindaro Granata ha dedicato alla sua famiglia e ai suoi nonni Antropolaroid, ripercorrendo e romanzando gli episodi più salienti della vita familiare, dai primi del ‘900 fino ai giorni nostri, rielaborando in chiave originalissima il teatro dei ‘Cunti’ della terra sicula. L’attore passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, maschio e femmina, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi che compongono dialoghi, legami, situazioni. La novità di uno spettacolo come “Antropolaroid” sta nell’utilizzo di una tecnica, antica, come quella del “cunto”, che viene scomposta e il meccanismo del racconto viene sostituito dalla messa in scena dei dialoghi tra i personaggi del racconto. Non vengono narrati i fatti, ma i personaggi parlano tra di loro e danno vita alla storia. La storia è quella, vera, della famiglia Granata. Francesco Granata nel settembre del 1925 si impicca perché scopre di avere un tumore incurabile. La moglie , incinta, sola, si reca spesso al cimitero per “bestemmiare” sulla tomba del marito. Il figlio Tindaro Granata nel 1948 viene implicato in un omicidio di mafia, ordinato da un noto mafioso di Patti. Maria Casella, nel ’44, si innamora di Tindaro che incontra a una serata di ballo organizzata da suo padre per presentargli il suo futuro sposo, un ufficiale tedesco. La giovane si oppone al matrimonio, scappa con Tindaro, facendo la “fuitina”. Teodoro Granata nasce l’anno dopo. Diventato adulto, Teodoro emigra in Svizzera. Tornato in Sicilia sposa Antonietta Lembo e con l’aiuto del signor Badalamenti apre una falegnameria. Tindaro Granata nasce nel settembre del 1978. Adulto, parte per il servizio militare, si imbarca per due anni su nave Spica e qui incontra il nipote del boss del suo paese di origine, Patti. Il giovane Tino (nipote del boss) , dopo che il padre viene indagato per delitti di mafia, si confida con Tindaro. Ma questo è il giorno in cui Tindaro parte per Roma, vuole diventare un attore. Tino si suicida, impiccandosi.