IN TAVOLA … I VINI

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rubrica a cura di Enzo Falcovini IN TAVOLA … I VINII vini casertani sono, tra quelli in Campania, al tempo stesso i più antichi e i più moderni. Si parte con il Falerno del Massico, il vino degli antichi romani, la prima “doc” della storia. Si racconta che Trimalcione, nella famosa cena immortalata anche nel film Satyricon di Fellini, avesse fatto servire un Falerno invecchiato 100 anni. L’ultima “doc” campana è Galluccio, bellissimo borgo incastonato sulle pendici del vulcano spento di Roccamonfina. In mezzo, il grande recupero del pallagrello, bianco e rosso, e del casavecchia.  Sono tutti vitigni autoctoni con delle storie affascinanti da raccontare, come quella della vigna a ventaglio che Ferdinando IV di Borbone volle far impiantare a San Leucio, vicino al primo distretto industriale conosciuto, quello della seta. Una vigna, di cui purtroppo non si hanno più tracce, costruita a forma di ventaglio dove, in ogni spicchio c’era un vitigno, compreso il suo amatissimo “Piedimonte”.

Non si può, infine, non parlare dell’asprinio d’Aversa che con la forma di allevamento ad alberata, “vite maritata al pioppo”, da un vino particolarmente acido che si presta benissimo alla spumantizzazione e ha caratterizzato per secoli il paesaggio delle campagne aversane e, per fortuna, ancora lo caratterizza.