OSPEDALE, 600 ORE DI PRODIGALITÀ INGIUSTIFICATA

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(f.n.) – La faccenda delle convenzioni con le altre Aziende Ospedaliere per l’invio di medici specialisti in Anestesia e Rianimazione, resa ancora più nebulosa dalle improvvide anticipazioni dell’ex manager Ferrante, è stata trattata dall’Aorn di Caserta, almeno per quanto riguarda la convenzione con l’AO San Pio di Benevento, in maniera assai disordinata ed approssimativa. Dal 4 settembre la Uoc di Anestesia e Rianimazione ha un dirigente responsabile nel dottor Lucio Bucci che, peraltro non viene da Shangai, ma dalla Rianimazione del Sant’Anna e San Sebastiano, ridente struttura del Sud, in cui è approdato l’anno scorso, in piena bufera “scoprizozzerie” e delle cui criticità, riteniamo sia perfettamente consapevole. Appare originale laddove non sia, ad una lettura approfondita delle carte, addirittura sciatto, l’iter seguito dall’Azienda fin dal momento in cui Ferrante ha annunciato urbe et orbi, fatti di cui non sapevamo nulla. Il 13 agosto u.s. parte la richiesta dall’AO San Pio, in data 28 u.s. il commissario dell’Ospedale di Caserta, esprime parere favorevole per la stipula della convenzione. La rapidità con cui Ferrante, appena insediato scrive a Mariano, appena insediato, che a Benevento urgono gli anestesisti, è sconcertante; la rapidità con cui il commissario risponde nonostante sia appena arrivato, sia in corso il mese di agosto e vi sia motivo di ritenere, che non abbia contezza piena delle nostre criticità, è altrettanto sconcertante…Oggi, improvvisamente, un mezzo faro intermittente…la delibera 41 conferma le anticipazioni di Ferrante, circa le 200 ore mensili che gli anestesisti casertani, mettono a disposizione del San Pio e, addirittura, il commissario annuncia che le ore, a disposizione delle varie Aziende, sono 600, quindi si presume che al Sant’Anna vi sia abbondanza di anestesisti qualificati e non solo…immaginiamo che, se possiamo cedere, a pagamento ovviamente, 600 ore, al Sant’Anna e San Sebastiano i problemi sono calati vertiginosamente, almeno nell’area di riferimento e la Rianimazione, dovrebbe finalmente essere una specie di avamposto svedese. All’uopo, abbiamo cercato tra gli allegati della delibera 41, il parere del responsabile della Rianimazione, di cui fa menzione nella sua nota del 27 agosto u.s., il capodipartimento Emergenza ed Accettazione Pasqualino De Marinis. Nessuna traccia e nessun allegato. Sarebbe stato davvero interessante conoscere il pensiero del dottor Lucio Bucci e soprattutto riteniamo che il suo parere, debba essere allegato alla delibera 41,  ma dubitiamo fortemente che il responsabile della Rianimazione, stia facendo i salti mortali con passaggio nel cerchio di fuoco, per esprimere a 360°, la gioia incontenibile, che gli provoca la prospettiva delle 600 ore di lavoro, disponibili per l’altrove…Non resta che scoprire dove avverrà il “giusto” riposo…del day after.  Hasta la suerte!