PRONTO SOCCORSO E BUONE MANIERE, UN CITTADINO INDIGNATO…

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Il primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Caserta, un tal “Padre Nostro che sei nei Cieli” dovrebbe essere punito dai pazienti che hanno la sfortuna di avere la necessità di recarsi presso questa Unità, perché è convinto di essere il proprietario della struttura. Di chi è la responsabilità di questo suo atteggiamento capriccioso? Una volta era appeso al ramo giusto dell’ex Direttore Generale, oggi invece che è avvenuto il cambio, chi ha ancora in Paradiso questo signore che nel Giuramento di Ippocrate ha giurato fedeltà alla Medicina ed alla Professione? Qualche settimana fa, ha pronunciato frasi oltraggiose nei confronti di un paziente, L. M. di anni 62 della provincia di Caserta, affetto da encefalopatia e trapiantato da tre anni di fegato. Possibile che a questo “signore” che di professionalità e umanità pare abbia ben poco, nessun dirigente superiore consiglia di moderare i toni? Al Pronto Soccorso dell’Ospedale, cioè un primario che secondo qualche altro primario di altra Unità continua da anni ad andare a giorni alterni? Da meridionalista l’estensore di questo articolo-denuncia è assai dispiaciuto di dovere essere costretto dall’atteggiamento di questo signore a parlare male della Sanità, perché altri medici di altre unità, da Senologia a Gastroenterologia, da Neurologia a Chirurgia, da Oncologia ad Ortopedia, fanno i salti mortali insieme al Personale Infermieristico per garantire un servizio efficiente per coloro che soffrono.

 Tacco di Ghino