– di Giulia Bosco –
Ancora Italo Calenzo a porre la questione morale nella sua città, che sempre più spesso sembra abbandonata dalla politica che dovrebbe guidarla e accudirla.
Questa volta il novello “moralizzatore” – ma indubbiamente inascoltato e volutamente ignorato da chi muove le leve di manovra cittadine – tocca un argomento che riguarda lo stato di incuria che affligge la centralissima Piazza Duomo, la quale ospita oltre alla cattedrale romanica, anche il vescovato e la curia sessana con la residenza del Vescovo Francesco Orazio Piazza.
Ecco cosa dice Calenzo: “Piazza Duomo diventi il salotto buono della Città”. Lo chiede l’ex vice Sindaco ed Assessore all’Urbanistica di Sessa Aurunca, Italo Calenzo, che gli anni scorsi fu il promotore, attraverso l’arredo urbano (fioriere e panchine), della soppressione del parcheggio nella piazza in questione. 
“C’è bisogno – ha spiegato Calenzo – di tutelare il nostro patrimonio artistico ed imporre il decoro ed il rispetto della Chiesa”.
I visitatori (quei pochi che arrivano!) sono costretti ad immortalare la storica costruzione religiosa, uno dei monumenti più importanti di una Città ricca di storia, “prigioniera” di auto in sosta gratuitamente e permanentemente. 
“Ciò che accade a Sessa Aurunca – chiosa Italo Calenzo – equivale a pensare a un parcheggio a ridosso della Chiesa Santa Maria Novella a Firenze. Parliamo di un sito che ha un valore storico inestimabile”.
In questi ultimi anni più volte è stata rappresentata all’amministrazione comunale la problematica invitandola a risolvere con fermezza tale increscioso fenomeno.
“Si adottino tutti provvedimenti del caso – chiede l’ex numero due – e si effettuino, conseguentemente, più controlli con la massima severità”. Un appello, finale ai concittadini: “Evitiamo almeno il parcheggio selvaggio davanti alla nostra Cattedrale. Conservare il nostro inestimabile valore storico artistico è opera di grande sensibilità civile; una piazza cosi importante dovrebbe essere valorizzata sempre insieme alle forze produttive, così da diventare motore centrale e fulcro d’iniziative di rilievo”.
Tanto per restare in tema di degrado e di orecchie che non ascoltano, la problematica sollevata da Calenzo dovrebbe trovare terreno fertilissimo nella sensibilità del primo cittadino; infatti il Sindaco Silvio Sasso ha casa di proprietà a meno di cento metri dalla piazza Duomo e dovrebbe essere il primo a rendersi conto dello stato di degrado in cui versa il centro storico, invaso da erbacce, escrementi di randagi, rifiuti, automobili parcheggiate in ogni anfratto, oltre ad una conservazione del patrimonio architettonico praticamente da panorama post-sismico.
In conclusione, chissà se anche questo accorato appello del cittadino moralizzatore Italo Calenzo risulterà vano, oppure si potrà avere la speranza di vedere qualche risultato che possa iniziare a rendere Sessa Aurunca, davvero una città d’arte e di cultura e non solo un ammasso di vecchie pietre abbandonate al degrado.
Intanto Italo Calenzo, tiene duro nonostante l’approccio di superficialità con il quale questa classe politica governa la città e nonostante venga spesso trattato con ilarità da parte del Sindaco Silvio Sasso.
