MONDRAGONE, ALTRO ATTACCO DI AMBC AL SINDACO: “BISOGNEREBBE RICONOSCERE DISSESTO COMUNE”

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comune Mondragone 1 1 MONDRAGONE, ALTRO ATTACCO DI AMBC AL SINDACO: BISOGNEREBBE RICONOSCERE DISSESTO COMUNEMONDRAGONE – Altro attacco da parte dell’ Associazione Mondragone Bene Comune nei confronti del lavoro del primo cittadino Virgilio Pacifico. In questo caso l’associazione mette nel mirino la situazione economica del Comune: “Stanno per arrivare in consiglio comunale altri milioni di euro di debiti fuori bilancio e altre transazioni milionarie. Stiamo parlando di € 2.130.905,52 vantati per gli anni 2015, 2016 e 2017  dalla Senesi spa e dalla Tekra srl, le quali nel frattempo hanno ceduto il credito ad un factoring che ha già proceduto con apposito decreto ingiuntivo. Ai 2.130.905,52 di € vanno poi aggiunti per interessi altri 779.053,13 €. Ma non è finita qui, perché a questi circa 3 milioni si deve aggiungere un altro debito maturato nei confronti della società Cofely S.p.A., anch’esso ceduto, relativo a fatture 2006/2010 (si, avete letto bene: 2006/2010) per € 616.053,89, ai quali vanno aggiunti interessi per € 319.441,5. Stiamo parlando di più di 3 milioni e 800mila € di debiti pregressi, che ovviamente scenderanno un po’ grazie alle transazioni, che dovremmo pagare nei prossimi due anni e mezzo (questa volta almeno pensano di rispettare la fine del loro mandato senza buttarli addosso a quelli che verranno dopo) e che, aggiungendosi ai tanti debiti già transati in questi anni, stanno letteralmente strangolando la città, privandoci di servizi essenziali, di cultura, di welfare, di politiche ambientali e di interventi per lo sviluppo. Noi continuiamo a ritenere che questi artifizi, che di fatto tentano di nascondere il dissesto, siano illegittimi e siamo certi che prima o poi il sistema collasserà. Stiamo solo affannosamente cercando di posticipare un fallimento che è in atto da tempo, facendo stringere la cinghia ai cittadini ed affossando la città. L’AMBC in questi anni ha cercato disperatamente di convincere il Sistema a fare chiarezza, a mettere le carte in tavola e ad approvare un piano di uscita dalla crisi. Ma sono state altre- purtroppo– le campane che hanno voluto ascoltare. Ma alcune domande a Pacifico ci sembrano d’obbligo: quando sei venuto a conoscenza di questi ennesimi debiti pregressi? E perché, tradendo il tuo programma elettorale, non hai attivato una due diligence all’atto del tuo insediamento in modo da svelare definitivamente gli altarini? Chi te lo ha proibito? E chi ti ha proibito addirittura di nominare un assessore al bilancio? In pieno ferragosto hai cacciato la Senesi spa, la quale –secondo te– accumulava disservizi nella gestione dei rifiuti ed hai scelto discrezionalmente al suo posto una srl. Ma una società che non viene pagata per anni, come la Senesi spa (o altre), come pensi che possa pagare stipendi e far fronte ai costi di gestione? E non ti passa per l’anticamera del cervello che i disservizi siano la conseguenza anche dei mancati pagamenti? Occorrerebbe una volta per tutte farla finita con l’elusione e l’evasione, ma tu continui a fidarti dei soliti inamovibili <funzionari>, gli stessi che hanno determinato l’attuale default, i quali ti propinano i soliti <pannicelli caldi> destinati a non risolvere il problema e, quindi, continueremo ad accumulare debiti ingenti nei confronti di qualsiasi società che gestirà il servizio rifiuti, continuando, di conseguenza, ad avere una città sporca. Il Patto civico, miseramente tradito da te e dal tuo mentore, aveva l’obiettivo del cambiamento. Ma state facendo come gli altri e in qualche caso addirittura peggio. Riesci a farti venire uno straccio di idea per uscire da questa spirale? E se spremendoti non riesci proprio a partorire nulla, quando pensi di appendere la fascia tricolore al chiodo e di farla finita con una funzione che è molto al di sopra delle tue scarse possibilità?