OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 75

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(f.n.) – Un altro anno è trascorso e se ci pensate su…vi accorgerete che non è cambiato nulla…soprattutto non si è registrato alcun cambiamento nella gestione dell’Aorn e, nonostante vi sia stato un cambio della guardia, il metodo è rimasto inalterato, con qualche variazione di forma e qualche indugio in più, nel panorama dell’apparire e dell’annunciare…quindi, per quanto riguarda la soluzione dei problemi reali,  siamo nell’ordine quotidiano delle “poche idee ma ben confuse”…E tanto per giungere in pace e senza equivoco alcuno, alla vigilia del Santo Natale, è appena il caso di sottolineare che, se abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti, al Commissario Straordinario dell’Aorn, per conoscere i verbali relativi ad un determinato procedimento disciplinare ed attendiamo che sia il Commissario a  rispondere, dal momento che dovrebbe essere il Commissario, a decidere se intenda o meno consentirci la lettura dei verbali relativi al procedimento, a prescindere della norma sulla trasparenza degli atti, la cui interpretazione, non crediamo sia a discrezione di direttori, responsabili o commissari. La risposta alla nostra richiesta è stata rapidissima, ma come era prevedibile, negativa. Un niet più o meno categorico, seguito però dall’invito a riformulare il tutto…mancava la firma del Commissario, quindi invitiamo pubblicamente il Commissario ad aggiungerla. Detto questo, ci si chiede per l’ennesima volta, per quale motivo, un’azienda “seria”, consenta che una sua dipendente, offesa pubblicamente ed ingiustamente, non possa altrettanto pubblicamente, avere contezza delle fasi e della conclusione del procedimento disciplinare, relativo ad una vicenda incresciosa che, in virtù della strana cortina di silenzio che l’avvolge, potrebbe diventare estremamente imbarazzante, per l’Azienda stessa. Una regolata ai bulloni dell’immagine dell’Aorn, non guasterebbe affatto. Se la nebbia dovesse continuare ad avvolgere questa faccenda, dovremmo cominciare a pensare che la trasparenza non sia il tratto distintivo dell’ensemble. Tiriamo quindi fuori i verbali “senza se e senza ma” e poi ci facciamo un selfie, per restare in sintonia con l’Aorn new age, così siamo tutti contenti… anche se… all’orizzonte si profila qualche altro enigma da risolvere…quale potrebbe essere il contenuto secretato della delibera 325 del 19 u.s. avente per oggetto Attività Ufficio Procedimenti Disciplinari ante delibera 37/2019 (riorganizzazione uffici procedimenti disciplinari) Provvedimenti.  La nebbia che incombe sul pianeta “Procedimenti disciplinari”, rischia di infittirsi ed offrire ulteriore materia di riflessione ai sospettosi, brutti, sporchi e cattivi, che si agitano dentro di noi. Quel “Provvedimenti” potrebbe avere il significato di annullamento di tutti i procedimenti, adottati prima del 5 settembre u.s., relativi ad un arco temporale definito…Un procedimento annullato lascia presupporre un “difetto”, più procedimenti annullati lasciano presupporre più difetti…ma un annullamento “potrebbe” significare la decadenza dei termini, entro i quali si era reso possibile denunciare quel sopruso o quel reato. che aveva incardinato quel dato procedimento e se così fosse… sarebbe una grande schifezza o peggio…ma quel “provvedimenti” potrebbe anche significare “resoconto di tutti i procedimenti disciplinari”, la qual cosa evidenzierebbe il sospetto che gli stessi non risultino “trasparenti” …pertanto il sacro giudizio insindacabile del consiglio di disciplina diventerebbe obbligatoriamente sindacabile…E allora diamoci una mossa…Hasta el Domingo”

9 Commenti

  1. La bulla continua ,sotto sotto , a ridacchiare . Rappresenta il mondo del lavoro in modo arrogante, strettamente per scopi personali /familiari e vergognoso. Dove sta il riconoscimento , in busta paga, della fascia superiore economica al comparto, tanto promessa, nell sue spavalde comparse nei reparti da 15 anni ad oggi. Faccio qua, faccio la …. le sue chiacchiere e promesse stanno a zero , da sempre. 😡È solo tatticismo.

  2. Trasparenza degli atti significherebbe rompere le catene dell’omertà, rompere il muro del silenzio che avvolge e attanaglia i lavoratori e le lavoratrici da vessazione , intimidazioni , paure di proclamare le proprie idee e di affermare i propri diritti consequenziali ai propri doveri .
    Bisogna partire da termini di legalità e trasparenza per affermare che #1nonvale1 solo così si romperanno le catene che frenano la voglia di affermare ciò che si pensa ma di essere innanzitutto fieri di se stessi

  3. Che schifo. Mariano deve intervenire. Al congresso ha detto che può avere accesso agli atti chiunque. Ci faccia vedere che l’ospedale è cambiato e che non c’è più la vecchia mentalità connivente di stampo camorristico.

    • Gentile Anna, una cosa è il “dire” ed una cosa è il “fare”…in questo caso, come al solito, le chiacchiere dirigenziali non si sono fatte attendere…quel che non torna è l’atteggiamento del dopo…Quindi …il commissario pubblichi gli atti…offra dimostrazione di trasparenza e renda giustizia a chi ne ha diritto…sia coerente con quanto dichiara nelle passerelle, altrimenti autorizzerà chiunque a dubitare della sua serietà. Grazie

  4. Secondo me tutti i vecchi giudizi disciplinari dovrebbero essere riesaminati dai nuovi consigli di disciplina così si chiude questo penoso capito. E se c’è stato imparzialità sanzioni disciplinari per chianese e company

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