PISCITELLI & CALDORO E L’INCOGNITA DE LUCA – video

0

(f.n.) – Una convention per chiamare alle armi e spiegare le ragioni di una scelta, condividerne lo spirito e chiedere serenamente il giudizio di chi, con lui aveva creduto nella forza motrice di un’Idea, che avrebbe potuto travolgere e trascinare al largo, i residui perniciosi di una politica, che aveva messo il Paese e la nostra Regione in ginocchio ma che purtroppo, nel tempo si è sfilacciata miseramente, come il concetto stesso di libertà. Questo lo spirito, non esente da rammarico, con cui il consigliere regionale Alfonso Piscitelli, presidente della 1° commissione e leader di “Campania in movimento”, ha lasciato la maggioranza di De Luca, dopo avere a lungo tentato di metabolizzare le intemperanze comportamentali del Governatore, troppo spesso, stranamente e “paradossalmente” condizionato dai suoi consigliori tradizionali…L’altra sera la convention, peraltro affollatissima,  assieme a Stefano Caldoro candidato ancora in pectore, alla presidenza della Regione Campania. Al momento è giusto confrontarsi e la riflessione per quanto faticosa, è addirittura obbligatoria Attorno…una dimensione magmatica…vischiosa e senza punti d’approdo che non siano mere apparenze. De Luca è riuscito con un colpo da maestro sul versante sanità, lavoro e ambiente, a restituire al popolo tutte le incertezze dello status quo ante. Graziassai! Ma come vediamo… i pezzi a lungo andare si perdono… si perdono irrimediabilmente…ed il ricambio sovente non è all’altezza dell’originale. Il governatore De Luca dovrà correre e trovare l’energia straordinaria, che gli consenta di saltare gli ostacoli di quella solitudine, che egli stesso ha creato “storditamente”, dando molto, anzi troppo per scontato e minimizzando il potere usurante dell’indifferenza, dell’ostinazione e del silenzio, della mancanza di cura e di ascolto…Tutto ciò non porta che al disincanto anche se le recenti novità, dovrebbero portare a credere che alla fine, De Luca potrebbe risultare l’unico candidato possibile, per un centrosinistra lacerato dalle contraddizioni interne, dalle alleanze ferragostane e dalle nomine cosiddette “stupefacenti”…Intanto sarà bene sgombrare il campo da equivoci e chi dovesse per associazione di idee, accomunare la nomina  del neoministro Gaetano Manfredi, al cilindro e al relativo coniglio dell’ultim’ora, prenderebbe una cantonata…Il Pd, da tempo, aveva ventilato l’idea di candidare il Rettore della Federico II a Governatore della Campania, scegliendo “e non a caso” all’interno di quei circoli incipriati della noblesse politico-culturale partenopea, che hanno sempre trattato De Luca, come il cugino di campagna del Padrone delle Ferriere…Ma… neppure Zingaretti e i suoi niños, potevano essere così sprovveduti, da non calcolare il poderoso “e questo chi è?” che avrebbe comunque inciso nel consenso, quindi bandita l’apoteosi della vanità intellettuale dei vari prof e paff, con la erre moscia di Via Chiaia, hanno mantenuto il nome in caldo, alzando automaticamente la posta con il rustico De Luca che, dopo aver trattato per cinque anni, quelli del Pd come un gruppo di mentecatti, oggi in maniera assai maldestra, cerca di recuperare i punti per l’alleanza giusta….Quindi… i signori del Pd scodellano un ministro “sussurrato” riaprendo in automatico un ipotetico canale con De Luca, anche se De Magistris si candida a sparigliare le carte “non candidandosi”, ma annunciando lista e candidato e i signori della luna ventilano ipotesi di alleanza Pd-5 Stelle ed un candidato pentastellato…Ma…Seamos serios por favor!