ROMA – Il giornalismo italiano piange Giampaolo Pansa, spentosi ieri ad 84 anni, una delle penne più note degli ultimi cinquant’anni di carta stampata. Giornalista e saggista, Pansa è stato un uomo a cui si deve molto del mestiere che conosciamo oggi: rinnovò il linguaggio politico in maniera frizzante, tanto da renderlo piacevole al lettore, ha inventato alcune rubriche che vantano ancora oggi numerosi imitatori come il ‘Bestiario’ e il ‘Chi sale e chi scende’ e ha raccontato in prima linea alcune pagine di storia italiana, come il disastro del Vajont, la strage di Piazza Fontana e lo scandalo Lockheed. Sempre in prima linea in politica ed in cronaca, ha lavorato per numerosi giornali, fino alla fine dei suoi giorni: era difatti rientrato al Corriere della Sera lo scorso settembre.
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