I SOLITI INGUACCHI DELLA POLITICA CASERTANA – seconda puntata

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PEPPE ALTIERI (ITALIA VIVA) VUOLE L’ASSESSORATO E CERCA DI “ALLARMARE” IL SINDACO

     –     di Fausto Pillitteri    –    

PEPPE ALTIERI I SOLITI INGUACCHI DELLA POLITICA CASERTANA – seconda puntata
Peppe Altieri

CASERTA – Ebbene sì, non abbiamo resistito, sono così repentini i cambiamenti di fronte, le bacchette e gli scoop, che gioco orza abbiamo dovuto mettere mano alla seconda puntata de “I soliti inguacchi della politica casertana”. L’argomento del giorno è il puerile tentativo di “ricatto” politico nei confronti del sindaco, messo in campo dallo stratega Peppe Altieri, che dopo essersi autoproclamato coordinatore delle forze politiche di governo, istituendo un tavolo di incontri politici che si è dimostrato l’ennesimo fallimento, assimilabile a quella antica tecnica casearia del ribollire il siero di latte rimasto dalla lavorazione, del più nobile formaggio, al fine di ottenerne la buona, genuina, ma pur sempre ricotta. Ma veniamo alla “fredda cronaca”, pare che pur compulsato a nome del neonato gruppo politico Italia Viva, il sindaco non voglia riconoscere a Peppe Altieri e ai suoi consiglieri di riferimento, il tanto agognato assessorato. Eppure, lo stesso coordinatore già ci aveva provato quando guidava solo i consiglieri Megna e Peluso, tanto da porre Marino, poco prima del voto degli ultimi bilanci, davanti ad un do ut des e costringendo l’assessora Tiziana Petrillo alle premature dimissioni. Diciamoci la verità, sia Megna che Peluso di votare i pericolosissimi bilanci comunali non è che ne avessero una gran voglia, anzi, la rinata velleità politica dell’Altieri è stata per loro, come il cacio sui maccheroni, e quando il fiero mentore del gruppo “Insieme” ha messo sul tavolo i due voti certi per il bilancio, a fronte di un assessorato per sé, sfortuna ha voluto che si trovasse di fronte un Carlo Marino sicuro, tranquillo e beato,

carlo marino I SOLITI INGUACCHI DELLA POLITICA CASERTANA – seconda puntata
Il sindaco Carlo Marino

perché già rassicurato dai big su quali sarebbero state le risultanze del temuto consiglio comunale, per cui, di fronte all’istanza politica, non ha potuto fare a meno di giocare come fa il gatto con il topo, chissà come gli è dispiaciuto. Alcune malelingue riferiscono che abbia detto “Per l’uomo non c’è posto, mi ci vuole una donna” e la rapida risposta pare sia stata “Ci sarebbe mia moglie e Marino, non si sa con quale scusa, avrebbe negato l’assessorato femminile “di famiglia” e allora, confuso per la mancata riuscita del suo piano, il simpatico Altieri non sapendo più che pesci pigliare pare abbia esordito: “Facciamo così, da adesso … chiamami Wanda!”, una battuta esilarante, utilizzata sicuramente per sdrammatizzare e uscire con dignità dall’impasse…anche se qualcuno sostiene che il bravo stratega, avrebbe potuto ispirarsi a Caligola e chiedere in extremis l’assessorato per il cane di casa, del resto uno di quei cani privilegiati, trattato come uno di famiglia…ma poi abbia desistito all’ultimo momento… Ma la bile è difficile da mandare giù e con la creazione del gruppo consiliare Italia Viva, adesso gira voce che questi si stiano organizzando per sfiduciare il primo cittadino, azione che secondo le strategie di Giuseppe Altieri, alias Erwin Rommel, dovrebbe intimidire Marino fino a portarlo a cedere alla proposta “politica”. La notizia, invece, è giunta all’orecchio di chi veramente lavora alla caduta di questa amministrazione comunale, e ha suscitato null’altro che una doverosa esortazione rivolta ai neo cospiratori, invitandoli a scegliere il notaio, il giorno e la data per ratificare finalmente le firme di sfiducia, garantendo così la presenza dell’opposizione tutta. Secondo voi qual è stata la risposta del mitico Altieri? La risposta è scontata, ma ne riparleremo nella prossima puntata.