OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 80

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(f.n.) – Non vorremmo che questo diventasse il Memoriale delle perplessità…ma sarà inevitabile… Siamo infatti assai perplessi, oltre che preoccupati…La legge che, qualcuno sostiene sia uguale per tutti, a quanto pare lo è “de iure” ma non “de facto”, nel senso che la via maestra che conduce alla giusta applicazione della legge può subire interruzioni o disperdersi in mille viuzze laterali…ed ecco che la via maestra diventa una via tronca… a precipizio sul vuoto. Quando la verde e tranquilla Umbria, nella primavera scorsa, fu sconquassata dallo scandalo Sanità, per avere favorito una trentina di “sistemazioni” relative a otto concorsi “maneggiati” e scattarono arresti e denunce, i brutti, sporchi e cattivi come noi, si fecero due risate a denti stretti, al pensiero che, modestamente, ai nostri “esperti campani della nomina”, i principianti dell’Umbria non potevano che fare un baffo! Restava comunque sul fondo del barile, quel senso di tremenda ed insopportabile impotenza che continua ad umiliarci, dinanzi alla lunga teoria dei concorsi su misura, della serie di soprusi e di favoritismi, intorno ai quali, in più occasioni, nonostante si fosse disquisito, nessun paladino della legalità applicata a chiacchiere, emise un fiato … Una cortina di ambiguità che lascia intuire un sussurrato, ma efficace “passa parola”, che indica il silenzio, si è lasciata cadere in maniera inequivocabile sui fatti “oscuri” dell’Aorn,  quelli che non devono essere ufficialmente rivelati, alla faccia della norma sulla trasparenza…In questa Azienda si delibera e si mette in conto che si possa contravvenire a quanto deliberato…tanto non succede nulla…Nessuno che controlli e nessuno che chieda conto di quanto avviene, all’interno dell’Ospedale! Una molle quanto inquietante gestione del potere, che esclude di netto dal giudizio, quell’autorevolezza a prescindere, che dovrebbe distinguere chi esercita il potere, è ciò che, drammaticamente filtra dal terzo piano della palazzina “grigio topo spento” in fondo al parco e…la cosa non ci conforta per nulla! La notizia di un’altra truffa sanitaria, sventata questa volta all’Ospedale di Palermo,  ai danni del servizio sanitario regionale, mediante la falsificazione di conti e registri di carico e scarico di materiale protesico, ha inevitabilmente riportato alla mente, che il ritrovamento di protesi scadute all’interno di un locale nel reparto di Ortopedia dell’Aorn di Caserta, per il valore di circa un milione di euro, è passato automaticamente nel dimenticatoio dell’attuale direzione commissariale…Non un cenno, non una sola parola…e non ha valore alcuno, addurre la giustificazione, che la vicenda mai chiarita, abbia riguardato la gestione Ferrante, visto che il commissario Mariano non si fa scrupolo, all’occorrenza, di annullare e modificare regolamenti deliberati da un’altra gestione…Certo…sul fondo del barile, assieme alla meraviglia e allo stupore c’è sempre posto per la convenienza, ma non finisce qui…Poiché l’Aorn si è dotata in piena autonomia commissariale e senza concorso, di un direttore della Uoc Affari Legali, forse ritenendo, che il genio presunto potesse  ovviare all’applicazione delle regole, sarebbe opportuno si scendesse dal “cerasiello” e si desse una occhiata alle carte in “sospeso”, dal momento che si ha “davvero” l’impressione che le faccende importanti per i big della palazzina, siano sempre…altre. Qualcuno dovrebbe informare entrambi che “c’era una volta l’articolo 9”, con tutto ciò che ne consegue…fino al momento in cui, Ferrante istituì una commissione ad hoc per analizzare e fare il punto, su tutta la scabrosa vicenda, che era costata all’Azienda una cifra blu…Ebbene… caro commissario, si dia una mossa e suggerisca alla neo incaricata agli Affari Legali, di dare uno sguardo alle delibere 209 e 284 del 2019 e provvedere di conseguenza…E non sarebbe male se il commissario attivasse qualche controllo ed invitasse i sindacati, a fare attività nelle sedi riservate allo scopo e a metterla di fare proselitismo nei reparti, in cui si intrattengono quotidianamente…E non sarebbe neppure una cattiva idea, iniziare a fornire qualche spiegazione sulla strana ostinazione dell’attuale gestione commissariale, a favorire dipendenti che hanno un contenzioso con l’Azienda che è costretta a rimetterci anche le spese legali…Siamo al paradosso…Si modificano i regolamenti per favorire chi ha fatto ricorso contro un procedimento disciplinare dell’Azienda, che costringe l’Azienda stessa a farsi rappresentare legalmente, pagando!… Non raccontiamolo in giro…per carità…Hasta el Domingo!

1 commento

  1. Cara dottoressa, in AORN le cose scabrose partono da lontano ma finché non si decide di indagare su questioni che partono dalla gestione Annunziata ad oggi non si può fare chiarezza su queste schifezze di oggi.
    Certo, su Annunziata che non c’è più e che l’hanno fatto anche rivoltare nella tomba e sicuramente con quello che è successo dopo di lui, forse sarebbe d’accordo anche lui a fare le giuste indagini per venire a capo di ciò che succede in quest’azienda che di AORN non ha nulla.
    Vogliamo parlare dell’atto aziendale approvato nei fatti e nella pratica ma senza rinforzo di personale? Al punto che i LEA se ne vanno a far benedire senza lo straordinario, alla faccia della legge che prevede tot ore di riposo tra un turno e l’altro, sopratutto quando si piazzano le reperibilità a chi fa pomeriggio di turno, reperibilità di notte e straordinario di mattina. Inoltre, è non infine perché al peggio non c’è mai fine un quest’azienda, credo sia il caso di indagare su quante copie di turno esistono nelle varie UO per tener nascosto lo straordinario già programmato e trasmesso alla DS solo all’ultimo per giustificare l’urgenza del ricorso ad esso.
    Cara dottoressa e cara dirigenza, in azienda di indagini da fare c’è ne sarebbero molte, quindi scorciatevi le maniche altrimenti è inutile cambiare dirigenti e società in appalto quando i dipendenti sono sempre gli stessi ed i servizi continuano a scarseggiare o fatti una chiavica.

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