– di Fausto Pillitteri –
Tra i grandi interrogativi della storia, incidentalmente preelettorale, possiamo annoverare a pieno titolo, quelli che riguardano i famosi incarichi che la Giunta regionale ha attribuito ai dipendenti…(non a tutti ovviamente), andati in quiescenza per dimissioni volontarie con quota 100…I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil FP, hanno posto ufficialmente il quesito, per comprendere le motivazioni della scelta ed accertare se l’originale questione, sia stata trattata all’insegna della trasparenza e della correttezza. Alle domande dei sindacati non è stata fino ad oggi, fornita alcuna risposta…la qual cosa non meraviglia dal momento che, a nostro avviso, sarà necessario dar fondo alla fantasia, per mettere insieme una serie di motivazioni di efficacia tale, da giustificare la stipula di contratti con coloro che volontariamente hanno scelto di anticipare l’uscita dal ruolo lavorativo. “Quanto costano all’erario regionale questi fatidici “rimborsi spese” previsti all’interno degli incarichi in questione? – hanno chiesto i segretari regionali della Triplice in una nota indirizzata all’assessore Sonia Palmeri, al direttore generale per le Risorse Umane Maria Messina e al Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza. I sindacati hanno ribadito inoltre, che tali incarichi stanno togliendo spazi al personale in servizio all’interno dei Comitati e delle Commissioni, che prevedono un gettone di presenza. Nelle ultime ore i sindacati che avevano espressamente ed inutilmente chiesto all’assessore Palmeri di intervenire per interrompere un fenomeno moralmente eccepibile, dinanzi all’inerzia politico-istituzionale e all’aumento di malumore per ovvie ragioni, tra i lavoratori hanno diffidato la dirigenza regionale dalla stipula dei contratti di cui sopra.
