OSPEDALE, COME SI ESCE DALLA PORTA E SI RIENTRA DAL…PORTONE

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AORN PORTA FINESTRA 04.02.20 scaled OSPEDALE, COME SI ESCE DALLA PORTA E SI RIENTRA DAL…PORTONE(f.n.) – Oggi la temperatura è addirittura mite…fuori c’è aria di Primavera ed il pericolo di reazioni allergiche improvvise, è già in agguato…ovviamente chi ne soffre, avverte prima degli altri la presenza di allergeni, così come la, ormai consolidata, abitudine alla ricerca della “cofecchia ammacchiata” nelle carte, ci consente di sentire odore di bruciato ad una discreta distanza… E passeggiando su e giù per l’Albo Pretorio dell’Aorn di Caserta, “l’odor di cofecchia doc” è quasi sempre una costante…il lavoro certosino, consiste nel seguire la traccia che i simpatici Pollicini, inavvertitamente, lasciano sul terreno e inevitabilmente riconduce alla strategia cofecchiara…Girando, girando, brutti, sporchi, cattivi e sospettosi come al solito,  siamo inciampati in una storia, che fatalmente riporta alla “impastrocchiata” gestione delle agenzie interinali, che altro non sono, se non serbatoi utili a certa politica. Se il sistema non fosse bacato e le agenzie svolgessero il loro compito di supporto o sostituzione o assistenza temporanea, in maniera asettica e non subordinata, rispetto a certe logiche, oggi non ci sarebbe un numero drammatico di lavoratori interinali, che rischiano di restare senza occupazione, dopo avere lavorato per oltre dieci anni in Azienda. La storiella di oggi, racconta che qualche anno fa, l’Aorn avrebbe assunto tramite l’Ufficio per l’Impiego di Caserta, un certo numero di operatori necrofori da adibire all’obitorio…Dopo un certo periodo, questi operatori necrofori, sarebbero stati spostati in altri reparti dell’Ospedale e adibiti a svolgere altre mansioni. Per coprire i turni all’Obitorio ovviamente, vi era la necessità di assumere altri operatori…tanto è vero che da circa due o tre anni, il vuoto lasciato dagli operatori trasferiti negli altri reparti, sarebbe stato ricoperto da personale interinale della Manpower. La storia continua e la trama diventa sempre più intrigante…sembra infatti che a questi cinque o sei operatori interinali, chiamati a sostituire i precedenti, qualche mese fa, venisse suggerito di licenziarsi e di andare ad iscriversi all’Ufficio per l’Impiego di Caserta, perché l’Azienda Ospedaliera  ad Alta Specializzazione di Rilievo Nazionale, Sant’Anna e San Sebastiano,  nota soprattutto per la …serietà ed il rigore gestionale… avrebbe bandito all’uopo, un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato, di cinque operatori necrofori ed essi avrebbero potuto presentarsi ed essere assunti. Pensate un po’…noi, nonostante lo status riconosciuto di brutti, sporchi, cattivi e sospettosi “assai”, non avevamo creduto una sola parola di questo racconto…fino a che non abbiamo sbattuto il naso contro la delibera 266 del 28 novembre 2019, che pubblicava appunto, il bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di cinque necrofori…ma anche in quel caso abbiamo pensato ad una coincidenza… Poi… improvvisamente nel gennaio scorso…ecco la delibera 90, avente per oggetto l’avviso pubblico e la presa d’atto della graduatoria formulata dal Centro per l’Impiego e la nomina della commissione…Ebbene, secondo la storia che vi stiamo raccontando, nella graduatoria vi sarebbero proprio quelli che erano stati invitati a licenziarsi… Fino all’ultimo minuto secondo abbiamo sperato di essere in errore e speriamo ancora in un fraintendimento…proprio perché nelle stesse ore in cui si consumava il presunto inguacchio, altri lavoratori della Manpower erano stati licenziati ed molti altri ancora non sapevano quale fine avrebbero fatto. Speriamo ancora che si tratti di una notizia sbagliata,   ma… se così non fosse e la storia raccontata fosse una di quelle “storie vere” che condizionano altre storie…è appena il caso di sottolineare che, non soltanto le agenzie interinali dovrebbero essere chiuse imemdiatamente, ma soprattutto sarebbe necessario dare una passata di lucido alla palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco.  Dal momento che la Commissione esaminatrice è costituita esclusivamente da componenti interni all’Azienda, ad iniziare dalla Sub Tetta Nazionale…a nessuno è venuto in mente di controllare?, o all’improvviso… un tornado di genialità ha investito, guarda caso un gruppo eletto, rendendo obbligata la scelta? Ma…ce lo fate il piacere?…Grazie!

2 Commenti

  1. E stato sempre così in AORN, per i più potenti la soluzione si trova sempre.
    Ricordo alcuni anni fa, mentre si stabilizavano operatori provenienti dai centri per l’impiego, i famigerati operatori della vecchia misericordia o le prime agenzie interinali venivano riciclati nella famigerata GESAP.
    Quindi, nulla di nuovo all’orizzonte, le cofecchie si sono sempre state e ci saranno sempre finché non castano certi altarini.

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