STORIA DI UN CANE ABBANDONATO NEL DESERTO CASALESE (video)

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  –     di Francesca Nardi      –        cane casale scaled STORIA DI UN CANE ABBANDONATO NEL DESERTO CASALESE (video)          Lo chiameremo Doug, un nome forte…solenne ed orgoglioso come la sua solitudine, un nome freddo come il cuore del potere, tronco come l’umanità della gente spalmata al di là del muro, quella gente che chiude le persiane e guarda altrove. Lo chiameremo con il nome della nostra infanzia…infangata da quello che siamo diventati: pavidi, tremolanti come fiammelle morenti. Dove sono i casalesi?, quel popolo che si è ribellato all’ imposizione di un marchio, che porta con dignità l’impronta greve e indelebile della memoria, quel popolo orgoglioso che solleva la testa  e si affranca dall’ipocrisia degli slogan…Dove sono? Non vediamo nessuno, nulla che non si confonda con la nebbia… se non una lunga fila virtuale di monaci penitenti, scalzi, incappucciati, con le mani nascoste nelle maniche del saio, che si allontanano silenziosi verso un oltre immaginario.  La solitudine di un povero cane, sta strappando i lustrini che decorano ed illuminano le miserie di dentro, il guaito di un povero cane sta scrivendo nel vento, la storia contemporanea della paura, nascosta sotto la spocchia, dei “guaiti” nascosti dal frastuono dei cortei, del coraggio millantato che si frantuma contro il muro di cinta di un cortile. E se così non fosse… se non fosse questa la verità…allora qualcuno avrebbe aperto il portone di quella casa sequestrata, al numero 5 di Via Benevento ed avrebbe offerto a quel povero cane, la possibilità di tornare a vivere…se così non fosse, qualcuno avrebbe scavalcato quel portone e avrebbe restituito al cane la speranza… Oggi grazie a Raffaele Settimo abbiamo un video del cane…oggi grazie al coraggioso collega, conosciamo Doug…lo guardiamo camminare ansioso, impaziente nell’area ristretta del cortile interno della casa che forse l’ha visto cucciolo e che oggi sembra essersi chiusa su di lui, sulla sua breve esistenza…un cortile, due buste forse di spazzatura, un secchio rosso rovesciato  ed un cane bianco e nero che casal di principe cane STORIA DI UN CANE ABBANDONATO NEL DESERTO CASALESE (video)cammina e cammina e cammina …come quel povero orso bianco in cattività, che andava avanti e indietro continuamente, senza fermarsi mai, su un costone di roccia di due metri per due, nel giardino zoologico partenopeo, tanti anni fa…ai tempi in cui la nostra infanzia era, anche. la bellezza di un gesto pietosa, fatta di commozione e di carezze impossibili all’orso polare, strappato ai suoi ghiacci…quell’infanzia preziosa, che abbiamo rinnegato. Da quattro giorni il sindaco di Casal di Principe è informato ufficialmente dell’esistenza di un cane rinchiuso all’interno di un cortile, al n°5 di Via Benevento; da quattro giorni, gli Animalisti di Casal di Principe, sono al corrente del disagio di un povero cane; da quattro giorni, sono decisamente tantissimi, coloro che sono al corrente di questa piccola storia…da quattro giorni, anche l’unica persiana aperta sull’universo di Doug sembra essersi chiusa. Nonostante le assicurazioni della signora Mirella Letizia, assessore ai servizi sociali di Casal di Principe, il cane è ancora chiuso all’interno di un cortile…Vergognatevi!… Il vostro silenzio è un atto di inqualificabile arroganza… ma ciò che interessa davvero, al di là dell’arroganza,  è arrivare a comprendere cosa si annidi dietro la vostra “apparente” indifferenza, nei confronti della sorte di quel povero cane…dal momento che, ci rifiutiamo di accettare l’idea che non riusciate  a provare alcuna, sia pure  minima, emozione dinanzi alla sofferenza evidente di un essere senziente…il sindaco, in qualità di medico e l’assessora, in qualità di donna…Il vostro silenzio sarà la nostra pagina d’informazione quotidiana sull’evoluzione dell’assenza di emozioni, degli amministratori casalesi…e ci auguriamo che quell’accalappiacani che presumibilmente, secondo alcuni, nelle prossime ore, o nei prossimi giorni o nei prossimi mesi si recherà a prelevare Doug, abbia l’incarico di portare il povero cane in un luogo in cui possa essere accudito…

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