RESPONSABILITÀ POLITICHE D’INDIRIZZO E DI GESTIONE DELL’ENTE COMUNE

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   –    di Nicolò Antonio Cuscunà    –   

area Saint Gobain RESPONSABILITÀ POLITICHE DINDIRIZZO E DI GESTIONE DELLENTE COMUNE
ex area Saint Gobain

È costume del nostro modello d’informazione attenerci a fatti e circostanze, in particolare, trattando atti amministrativi-politici dal chiaro risvolto tecnico, li analizziamo aiutandoci con leggi, norme e regolamenti.

Tenteremo di comprendere il perché dell’ennesimo rinvio all’apertura della gara d’affidamento in gestione del Palavignola “, struttura sportiva Comunale inclusa tra quelle proprietà da valorizzare. Non tralasceremo d’indagare per palesare gli eventuali collegamenti con altre strutture, sempre comunali; la prima chiamata ” ex mensa Saint Gobain, la seconda consistente in un terreno agricolo incolto e limitrofo.

Come da D.G.C. n.159 -piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare disponibile, e  D.G.C. n.102 del 19.07.19 -affidamento in concessione di valorizzazione gestione d’uso impianti sportivi, terreni e proprietà da valorizzare o alienare, i dirigenti comunali, giusto loro incarico, hanno posto in essere gli atti utili all’adempimento del volere dell’esecutivo comunale, – T.U.E.L. art.107-.   Detto articolo recita: “…spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e norme dettati dagli statuti e regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri d’indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti.

Ciò chiarito, passiamo all’analisi dei fatti.

Nell’area ex industrie del vetro, denominata “Saint Gobain”, precisamente in viale Lamberti, insistono tre proprietà comunali: la struttura sportiva “Palavignola”, la struttura coperta inagibile ex Ozanam-Bic e un terreno agricolo incolto.  La giunta Marino, visti i dissesti e le difficoltà finanziarie dell’Ente e la necessità di fare cassa, individuati i cespiti in proprietà disponibili, li ha posti in alienazione o in valorizzazione.

Nebulosa e poco chiara la politica economico-finanziaria del sindaco, giunta e dirigenti. Atteso lo sperpero posto in essere dall’Ente per il pagamento di fitti passivi e oneri condominiali. Di contro, l’incasso misero per valorizzazione in affitto di immobili di proprietà e/o cessione a titolo gratuito, sempre per i “soliti” fini sociali e culturali. Due soli esempi per tutti: a) fitto immobile sede comando Polizia Municipale (ex area saint Gobain) canone locazione anno 2019 -euro 230.000,00 – contratto in vigore dal 31/01/2001, in 20 anni l’Ente Comune ha pagato la modica somma di 4 milioni e 600 mila euro-Determinazione registro Unico n.1827 del 18/11/2019 ,dirigente ing. Giovanni Natale;      b) pagamento quote condominiali per proprietà e immobili in uso  -2019-= euro 24.000,00- Determinazione Registro Unico n.1742 del 31/10/2019, a firma -ingegnere Giovanni Natale.  N.B. negli immobili sono compresi: il Palavignola ed il rudere-inagibile edificio ex Bic/Oznam (paghiamo le spese condominiali per un rudere).

Torniamo ad analizzare la gara Palavignola, bandita a rialzo base d’asta 18.000,00 euro anno X 5 anni non tacitamente rinnovabili. Al momento sappiamo della partecipazione di un imprenditore interessato, già assegnatario senza gara, del Palavignola (?), e del rudere ex Oznam-Bic -1.400,00 mq coperti + 4.724 mq scoperti e limitrofi. Detto illuminato imprenditore, non fa mistero sulla volontà di futuri investimenti per creare, in quell’AREA, una “grandiosa struttura polivalente”.

Ci sorprende la sicurezza di alcune dichiarazioni da parte di chi, evidentemente, potrebbe non avere letto in maniera approfondita il capitolato dell’appalto d’assegnazione in gestione preparato dell’ingegnere Francesco Biondi. Nel documento si legge: “… il concessionario deve impedire che sull’immobile avvenga qualsiasi intervento, manomissione, alterazione, nuove strutture … tali da costituire servitù o situazioni di fatto comunque lesive della piena e libera proprietà del Comune”.

Ai malpensanti come noi si accende sempre la lampada chiarificatrice ed approfondendo il Bando della Gara apprendiamo: “… .il concedente (Comune di Caserta) può programmare ed eseguire interventi strutturali e/o di ampliamento dell’impianto, se previsti nel Programma Pluriennale degli investimenti, a seguito di finanziamenti erogati da altri enti….il concessionario (vincitore del bando) , potrebbe essere invitato a realizzare direttamente le opere oggetto di finanziamenti, sulla motivata scelta dell’Amministrazione…..A questo punto, le dichiarazioni che ci avevano sorpreso non appaiono più insensate….ma concrete e mirate. L’articolo del bando seguita. “…l’Ente concedente (Comune di Caserta) può fare eseguire al concessionario, opere di completamento e/o miglioramento, anche a seguito di finanziamenti pubblici…

Agendo noi come San Tommaso, spulciamo il Programma Triennale dei lavori pubblici 2020/2022 – Delibera di Giunta Comunale n.6 del 30 gennaio 2020, e … troviamo, pronti per futuri interventi, i tre cespiti di cui trattasi: “Palavignola, l’ex mensa edificio Bic/Oznam ed il terreno agricolo-incolto.

Come sempre, come al solito, pensare male è peccato mortale, ma spesso ci si azzecca.

Restiamo basiti rispetto alla distrazione del consiglio comunale sempre più assente e lontano dalle esigenze della città, interessato ai compensi di fine mese e, per alcuni di essi, alla ricerca del miglior posizionamento tra i “canopi” per affrontare la corsa delle future competizioni elettorali.

Noi continueremo a fare informazione d’indagine e denuncia.