CONSIGLIO COMUNALE, CONTROLLI & CONVOCAZIONI A PIACERE…

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%name CONSIGLIO COMUNALE, CONTROLLI & CONVOCAZIONI A PIACERE…(f.n.) – Strana ed originale maniera di rispettare i decreti…secondo gli umori, secondo i casi e secondo le convenienze e perché no… le simpatie…Basta dare un’occhiata in giro per la città per farsi un’idea chiara delle cose dette e di quelle “ahinoi poche” fatte. Ogni cosa ha il suo costo, ma la possibilità di assistere alle performance di codesta amministrazione e liberamente discuterne, non ha prezzo. Va detto che nella poetica confusione del day after dell’emergenza Covid 19, c’è qualcuno che, con ferrea e rigida coerenza, in linea perfetta con i DPCM, che invocano soprattutto il distanziamento, applica la norma dell’“uno si” e “uno no”, persino quando invia i comunicati, in cui annuncia la convocazione del Consiglio Comunale. In effetti l’eccellenza, ma soprattutto lo spessore strategico della scuola di pensiero cui si ispira il presidente del consiglio comunale, si rivela nelle piccole grandi cose e se, saltandone uno di giornalisti, guadagni due fischi in meno, hai fatto bingo! L’ineffabile Michele De Florio, di cui si avverte l’esistenza… forse…e soltanto, nelle feste comandate, si diletta, a quanto pare, ad inviare, oltre alle convocazioni, anche i comunicati, indulgendo, in questo caso, nel volgare esercizio del “comodo proprio”, in aperta contraddizione con la carica pubblica che ricopre. Noi infatti, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione relativa all’informativa-monologo del sindaco sul Coronavirus, che dovrebbe artisticamente sciorinarsi sul consiglio comunale, proprio in queste ore e non ne avremmo, peraltro, avuto contezza alcuna, se non fosse giunta notizia che al Comune, questa mattina, si era consumato l’ennesimo episodio di “resistenza a Ciro Guerriero di Kest’è” camuffato da regolamento…Il sindaco ed i suoi non avevano alcuna intenzione di sottoporsi al giudizio di Guerriero, che non li avrebbe risparmiati, pertanto, approfittando delle norme restrittive imposte dal DPCM,  hanno impedito l’ingresso a Guerriero perché non sarebbe un giornalista. È appena il caso di sottolineare che Ciro Guerriero, aveva inviato al presidente del consiglio, una regolare pec, in cui chiedeva l’autorizzazione ad assistere ai lavori, ma… evidentemente, il De Florio, troppo occupato a scartare le testate giornalistiche dalla sua personale mailing list, non ha avuto il tempo di rispondere…creando di conseguenza l’occasione per un siparietto maligno al quale avrebbero potuto abbeverarsi, tutti coloro che il Guerriero prende di mira quotidianamente. Ed anche qui con una sola mossa: salta qui e metti là, avrebbero, secondo il loro genio, fatto un’altra volta bingo. Non gli rispondiamo ma mettiamo la limitazione nella convocazione, lui si presenta e noi lo cacciamo! Un presidente del consiglio perfetto…pensa proprio a tutto… e dire che avevamo persino dimenticato che ci fosse…certe volte siamo davvero imperdonabili. Hasta la suerte!