CAVALLI DI BATTAGLIA E…RONZINI ELETTORALI

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caldoro contro de luca 3268319.660x368 1024x571 CAVALLI DI BATTAGLIA E…RONZINI ELETTORALI

(f.n.) – Siamo noi, gli unici ad aver diritto di parola…noi che, senza preamboli coreografici, veniamo dal morto, quel morto ammazzato dalla politica degli ultimi decenni, quel morto riesumato e tumulato almeno trecento volte… noi e nessun altro…noi che eravamo quella platea immensa e stordita dal rombo dei decolli immaginari degli aerei, che partendo dal prossimo sempre più prossimo, (finché non si è fuso con la cornea e là è rimasto), aeroporto internazionale di Grazzanise, avrebbero solcato i cieli del mondo, distribuendo immagine, ricchezza ed efficienza a questa terra… siamo noi, gente impiantata qui e sotterrata quasi dal disorientamento, ad avere diritto di parola, noi, che per dirla alla maniera di Caldoro, di Bassolino, di De Luca e dei vari consigliori del sottobosco, che sono andati “paperiando” sui palcoscenici campani, abbiamo una sanità “eccellente” e per questo abbiamo deciso che il Policlinico non ci serve…e che magari, trascorso il tempo utile alla digestione delle favole, possiamo sempre sostituirlo con un supermercato di articoli sanitari a buon prezzo…e siamo sempre noi e soltanto noi, ad avere diritto di parola in questa campagna elettorale e riteniamo che né i vari Salvini né le varie Ciarambino, abbiano dimostrato di avere i numeri giusti per togliercela …ed è importante ricordarlo, soprattutto a noi stessi per evitare di soccombere per l’ennesima volta, sotto i colpi ad effetto, dell’occasione giusta presa al volo da qualcun altro…Caldoro si dia una mossa…tocca a lui recuperare l’immagine slabbrata del centrodestra, lo deve soprattutto ai candidati in corsa. De Luca volti pagina ed in questo scorcio di consigliatura, parcheggi la tigre del Covid e la pianti con gli anatemi, ma soprattutto metta un freno allo sversamento dialettico contro il Nord…qualcuno potrebbe invitarlo ad attivare la memoria, prima dello scilinguagnolo e provare a spiegare al volgo come mai, nonostante la “sanità” modello svedese, siano proprio i big della politica, quelli che il lunedì truccano un concorso’ per piazzare un primario amico loro, il martedì creano le condizioni per un licenziamento strategico per far posto alla cummara di don Ciccio, il mercoledì impongono un direttore generale all’Asl e il giovedì vanno a Milano per operarsi l’unghia incarnita dell’alluce, a smentire se stessi, perché non si fidano…Ne vogliamo parlare? Meglio di no, perché l’elenco sarebbe lungo e lo scuorno assai più lungo e corposo, sempre che si riesca a comprenderne il significato…Quindi una regolata ai bulloni dei discorsi elettorali non farebbe male a nessuno… Alla fine qualcuno dovrebbe prendere atto che, se non si cambia musica, ogni nobile cavallo di battaglia a furia di essere cavalcato male e senza perizia, diventa un povero ronzino, che per rispetto e dignità, dovrebbe essere messo a riposo. Hasta la vista!