BAIA DOMIZIA SOLD OUT PER IL TURISMO DI PROSSIMITÀ E LE AMMINISTRAZIONI SI FANNO TROVARE SPREZZANTEMENTE IMPREPARATE

0

ENNESIMO ESEMPIO DELL’APPROSSIMAZIONE TURISTICA DEI COMUNI DI CELLOLE E SESSA AURUNCA

          –         di Giulia Bosco       –             

 Dell’approssimazione con la quale i comuni di Sessa Aurunca e Cellole conducono le attività turistiche nelle località rivierasche di Baia Domizia, Baia Murena e Baia Felice se ne parla da sempre e se ne sono dette di tutte.

Dobbiamo necessariamente tornare sull’argomento, per stigmatizzare un dato riferito al “tutto esaurito” che si è registrato sulla costiera domiziana in seguito a questa sciagura del covid-19. D’altra parte era una fenomeno facilmente prevedibile, perché gli italiani temono ancora (e giustamente) questo virus ed hanno timore ad allontanarsi dalle proprie zone di residenza per fruire di un meritato periodo di vacanza, pensando a cosa potrebbe capitare loro se malauguratamente dovessero ritrovarsi nel mezzo di un focolaio del virus, che so, in Sardegna, piuttosto che in Grecia, oppure in Veneto piuttosto che in Marocco. Sarebbero costretti a delle quarantene forzate, lontani dai proprio affetti e dalle proprie abitazioni con tutti i disagi che ne deriverebbero, sia in termini logistici che economici…per non parlare poi, nel caso più estremo, di cosa capiterebbe se dovessero infettarsi ed ammalarsi nelle forme più gravi della malattia.

Ragion per cui, in tutte le regioni italiane, si sta sviluppando il cosiddetto “turismo di prossimità”, che consiste nel raggiungere località di vacanza, siano balneari o di montagna a seconda dei gusti, nei dintorni delle proprie residenze abituali.

Fenomeno che si è registrato anche nella nostra provincia di Caserta ed ha interessato in maniera massiccia la costiera domiziana appunto.

Da una statistica elaborata dal sito web “Subito.it”, specializzato nella annuncistica on-line, Baia Domizia è risultata ottava in ambito nazionale, tra le località più ricercate nel loro motore di ricerca per annunci di affitto case.

È un importante parametro di analisi, perché testimonia la grande richiesta di immobili nella località, a dimostrazione del gradimento che i campani hanno verso questa zona; molto comoda per chi vive nel casertano e nel napoletano, facilmente raggiungibile mediante una viabilità abbastanza soddisfacente, dotata di ampie e comode spiagge…ma evidentemente non è bastato.

Qui si devono necessariamente fermare le note positive, perché di contro c’è la cronica inadeguatezza dei servizi offerti ai fruitori delle Baie ed in alcuni casi la totale assenza di essi.

Da ciò si originano, come tutti le altre estati, le lamentele dei villeggianti, per la stragrande maggioranza dei casi proprietari di seconde abitazioni che vengono usate mediamente una quarantina di giorni l’anno più qualche week-end a caso. Lamentele indirizzate specialmente alle amministrazioni comunali, latitanti per quanto attiene la raccolta dei rifiuti, lo spazzamento delle strade, la manutenzione di lampioni e manto stradale, assenza di isole ecologiche dove conferire i rifiuti ingombranti,  per quanto riguarda i macro argomenti; fino a scendere più nei dettagli per ciò che attiene insufficienti coperture dei gestori telefonici, mancanza di bancomat, assenza di programmazione di intrattenimento e spettacolo e chi più ne ha più ne metta.

In verità, spesso alcune critiche sono un po’ eccessive, perché non tutti sanno che Baia Domizia è divisa a metà tra due comuni, e spesso alcuni servizi che funzionano un po’ meglio da una parte non funzionano bene dall’altro e viceversa. Ad esempio la raccolta dei rifiuti nel lato di competenza di Sessa Aurunca va abbastanza bene e non si vedono cumuli di sacchetti in giro, mentre nel lato di Cellole è una vera tragedia; complice la nuova gestione del servizio di raccolta affidato ad una nuova ditta la quale ha messo in campo uomini e mezzi tarati per l’affidamento ricevuto, non riuscendo a stare dietro alle quantità e tipologie di rifiuti depositati. A questo proposito, nel municipio cellolese, sono in tanti a puntare il dito verso l’ex dirigente del settore Pietro D’Orazio, il quale avrebbe impostato una gara di appalto tenendo conto degli effettivi abitanti residenti sul territorio e non dei numeri moltiplicati per quattro che si registrano durante l’estate, per cui Cellole città è sempre in ordine mentre le frazioni sovrappopolate di Baia Domizia sono in condizioni pessime.

sessa BAIA DOMIZIA SOLD OUT PER IL TURISMO DI PROSSIMITÀ E LE AMMINISTRAZIONI SI FANNO TROVARE SPREZZANTEMENTE IMPREPARATEAltra nota dolente è la mancanza di spazzamento delle strade sia del lato Cellole che Sessa Aurunca, specialmente quelle più interne e secondarie. Buoni risultati invece lo sta ottenendo Cellole nel controllo della viabilità e dei parcheggi con un impiego massiccio di Polizia Municipale, Sessa invece zoppica parecchio avendo impiegato i propri caschi bianchi sulle spiagge a rincorrere venditori di palette e secchielli, tutti rigorosamente senza mascherine come testimoniato anche dalle foto diffuse orgogliosamente dal comando VV.UU., proprio nel giorno di entrata in vigore della nuova ordinanza del Governatore De Luca che impone l’uso ella mascherina nei luoghi chiusi, ma questa è un’altra storia.

Quest’estate, con il fenomeno covid-19 tutt’ora in corso, i disagi si sentono in maniera maggiore proprio in funzione della grande affluenza di turisti stanziali che sta ricevendo la Baia nel suo complesso; disagi che stanno diventando vere e proprie nevrosi per gli abituali frequentatori della zona. I quali da sempre attribuiscono alle amministrazioni comunali locali, le responsabilità dei disservizi a fronte delle esose somme pagate in forma di tasse varie. Tasse che vengono maldestramente impegnate su altre zone del territorio riservando le briciole alla località turistica.

Italo Calenzo BAIA DOMIZIA SOLD OUT PER IL TURISMO DI PROSSIMITÀ E LE AMMINISTRAZIONI SI FANNO TROVARE SPREZZANTEMENTE IMPREPARATEA questo punto ci ha pensato l’ex vice-sindaco di Sessa, Italo Calenzo, a rincarare la dose pubblicando un suo pensiero sull’argomento, nel quale punta decisamente il dito verso il sindaco Silvio Sasso e il suo famoso slogan “passo dopo passo”. Calenzo scrive: “A cosa sto pensando…? Che oramai il mese di luglio volge al termine e proprio quest’anno, “grazie” al Covid, che di fatto ha impedito la fuga in altre località balneari, per la nostra Baia Domizia poteva e doveva essere un’occasione di rilancio…

Ovviamente l’amministrazione comunale, in particolare l’assessorato al turismo con delega su Baia Domizia (), aveva il compito di immaginare una programmazione, e non solo questa, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio, così da rendere il soggiorno dei villeggianti il più gradevole possibile, riscattando le ultime 4 disastrose estati ed invece… il NULLA!

“Passo dopo passo” abbiamo assistito e, purtroppo, continuiamo ad assistere ad un decadimento continuo e senza precedenti; questi saranno ricordati come gli anni più tristi e più bui della storia di Baia Domizia!!!

In effetti Luglio è terminato e di servizi e spettacoli se ne sono avuti pochi se non zero, con il  nulla all’orizzonte; restano una ventina di giorni buoni di presenze e poi tutto tornerà in stand-by fino alla primavera-estate prossime; con qualche settimana di anticipo, sarebbe il caso di archiviare già la stagione estiva 2020 e consigliare ai villeggianti di risparmiare le energie per la battaglia che li aspetta inevitabilmente l’anno prossimo…stessi temi, stesse lamentele, stessa spiaggia, tanto la sordità delle amministrazioni comunali di Cellole e Sessa Aurunca è di granitica solidità!