A CROCE DA PIÙ DI TRE MESI NON ARRIVA L’ACQUA POTABILE…UN PAESE COMPLETAMENTE ABBANDONATO

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   –         di Federico Grimaldi        –               

Sembra essere tornati a quell’Italia dei documentari, quella raccontata dalla voce narrante fuori campo, quella della questione meridionale negli anni sessanta, quella che ancora oggi è possibile vedere nei cortometraggi che ancora passano a notte fonda sui canali della RAI o reperibili sul web. Una realtà inimmaginabile se rapportata al 2020, dove tutto e centralizzato, ma dove lo scaricabarile è l’arte del burocrate.

Salvatore Geremia Sindaco Croce A CROCE DA PIÙ DI TRE MESI NON ARRIVA LACQUA POTABILE...UN PAESE COMPLETAMENTE ABBANDONATO
Salvatore Geremia_Sindaco Croce

Il palleggio che c’è tra il sindaco di Rocchetta e Croce Salvatore Geremia e i funzionari del Consorzio Idrico Terra di Lavoro, è degno di uno dei più ammorbanti tornei di tennis da villaggio vacanze, dove villeggianti sovrappeso e in piena angina pectoris si rilanciano la palla da una parte all’altra della rete, accompagnandola con versi gutturali, che dovrebbero sì evidenziare lo sforzo ma che invece somigliano più alle urla orgasmiche di una pornostar di quart’ordine. Insomma, nonostante le ripetute denunce da parte dei residenti nessuno si degna di risolvere l’annosa questione. E meno male che il CITL si autodefinisce sul sito istituzionale come “Il Garante dell’Acqua Potabile”! Non sono servite, almeno fino ad adesso, nemmeno le denunce ai Carabinieri, che sicuramente saranno rimasti invischiati tra i rimpalli e i carteggi che tra comune e CITL, che si saranno inviati vicendevolmente per scrollarsi da dosso il problema. Nel frattempo la frazione di Croce è abbandonata, come abbandonati sono quei pochi residenti che ancora coraggiosamente tengono vivo un borgo che potrebbe, anzi dovrebbe essere rivalutato, attraverso un turismo sostenibile, immaginandolo come un albergo diffuso o avviando una politica mirata al ripopolamento delle aree interne.

Ma secondo voi se un’amministrazione non riesce a garantire l’erogazione dell’acqua potabile, che è uno dei servizi pubblici essenziali, potrà mai mettere in campo azioni valide per il recupero e il rilancio di un territorio. Aspettiamo di essere smentiti.

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Croce…paese fantasma