UPC, CUTILLO ALL’ATTACCO DELL’AMMINISTRAZIONE TATONE

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CASALUCE – Continua il battibecco tra il Prof. Antonio Cutillo di Uniti per Cambiare e l’amministrazione comunale
“…e venne il tempo in cui, nella più totale anarchia, gli asini cominciarono a ragliare in modo incontrollato e gli uomini a confondere il loro raglio con poetici versi in endecasillabi!
Nel più totale caos è opportuno restituire a ciascuno il proprio ruolo, uscire allo scoperto, facendo sentire la propria voce e, soprattutto, il proprio genuino pensiero, attraverso le vibranti corde vocali di cui il Signore ci ha fatto dono, senza nasconderci dietro la penna altrui e senza entrare a gamba tesa in vicende che non ci toccano personalmente.
Ma procediamo con ordine: alle “cortigiane” di turno che, inopinatamente, prendono le difese della loro “lady” cui hanno giurato eterna fedeltà, vorrei ricordare che il tempo della monarchia è molto lontano.
È vero che la politica nazionale offre esempi di cialtroneria e sembra aver diffuso la convinzione che essa sia alla portata di tutti, ma non è così!
Sedere senza contezza in un pubblico consesso esercitando inconsapevolmente il diritto di voto, indossare per l’occasione una fascia tricolore, non equivale certamente ad avere spessore culturale e piena consapevolezza del ruolo che si ricopre.
E allora dico ai seguaci per vocazione: asservitevi a chi può arricchire e migliorare la vostra mente e non a chi, senza il vostro voto, sarebbe nel dimenticatoio della società.
Può dispiacere ascoltare certe affermazioni, ma purtroppo è opportuno, in questo frangente, riportare ciascuno alla propria dimensione e collocazione sociale!!!
Ai parenti che, ostinatamente, assumono le difese dei loro congiunti acquisiti vorrei rammentare che l’offesa qualifica chi la proferisce, non chi la riceve e che, se proprio dobbiamo scrivere qualcosa che non è frutto della nostra mente (perché tanto è evidente), facciamolo con educazione per evitare ritorsioni verbali che facciano ricordare al popolo della rete quanto veleno, pochi anni or sono, lo stesso soggetto abbia versato sul familiare.
Soddisfatte le note richieste, costui dovrebbe solo tacere perché qualcuno, con un po’ di tempo a disposizione e qualche neurone al posto giusto, potrebbe prendersi la briga di tirare fuori documenti impolverati che gli stessi soggetti credono ormai dimenticati… e questo non lo vogliamo!!!
Ai mariti, vorrei invece ricordare di non assumere la difesa di certi personaggi, di riflettere sul ruolo al quale gli stessi hanno relegato la propria consorte, ridicolizzandone la figura attraverso il bavaglio politico ed il voto telecomandato.
A quanti poi si sentono, a loro modo di vedere, evocati in favole o post, consiglio di curarsi da questo patologico bisogno di protagonismo.
Eppure dovreste ringraziarci perché favole e articoli potrebbero, in teoria, distogliere l’attenzione dai seri problemi e dal disastro in cui versa il nostro paese per le promesse non mantenute, la mala gestio del denaro pubblico da parte di chi, con la faccia di bronzo, è di nuovo qui a chiedere il vostro voto per mettere finalmente un suggello alla sicurezza del proprio futuro.
Ma dovreste essere troppo acuti e lungimiranti per cogliere questa sfumatura…
ed è proprio sulla stoltezza dei molti che i pochi brindano, sghignazzando, alla loro immeritata fortuna!!!