VOTO DI SCAMBIO A CASAGIOVE, TANTO PER CHIARIRE…

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       –        di Francesca Nardi        –              

Si chiama “tattica” …il tentativo di disorientare l’avversario e mantenere il consenso, mostrandosi eroicamente intonso e vittima di una ignobile calunnia, si chiama “tattica”. Ma noi non siamo “l’avversario” e soprattutto non pubblichiamo sciocchezze e certe “tattiche” risultano invasive ed i loro effetti casualmente ed improvvidamente, rischiano di gettare l’ombra del dubbio sulla veridicità delle nostre affermazioni, la qual cosa è inaccettabile. Non siamo interessati alla vittoria di qualcosa o di qualcuno, in qualsiasi parte del mondo, che non sia “verità”.  E visto che i commenti a vanvera si sprecano e la libertà di espressione consente la formulazione di ipotesi fantascientifiche, nonché l’approdo ad una dimensione mistica che rappresenta l’apoteosi della “tattica”, abbiamo deciso di regolare, per quanto sia nelle nostre possibilità, i bulloni al giudizio affrettato ed alla riflessione. Sulla vicenda del voto di scambio a Casagiove, sulle indagini e sull’avviso di conclusione delle stesse, consegnato a Danilo D’Angelo e sulle dichiarazioni del suo avvocato, si è commentato ed era giusto commentare…sulla mitomania e sulla scarsa credibilità di chi ha fornito prove documentate ed audio, però…è azzardato dubitare ed è lecito invece, iniziare a dubitare della buona fede di chi continua a mettere in dubbio l’evidenza. Ottavio Chiavaroli, ieri osannato da Danilo D’Angelo, come si evince dagli audio registrati dallo stesso D’Angelo ed inviati a Chiavaroli, oggi è considerato un mitomane inaffidabile. Ascoltando apprendiamo che, facendo leva sul disagio familiare di Chiavaroli e sui suoi problemi affettivi, il D’Angelo si spinge a rassicurare il Chiavaroli sulle soddisfazioni che lo stesso, potrà ottenere quando, diventato l’uomo di fiducia del sindaco D’Angelo, quindi il numero due del Comune di Casagiove, la famiglia X, incidentalmente la famiglia della sua ex compagna, dovrà fare anticamera e passare attraverso lui, per arrivare a parlare con il sindaco…Ovviamente il tutto era subordinato alla riuscita dell’affaire elettorale…Infatti il Chiavaroli avrebbe dovuto essere utile in doppia veste, quella del mediatore, per ottenere posti di lavoro dei cui beneficiari, i cosiddetti uomini d’onore, citati nell’articolo di ieri, fornivano i curricula, e quindi nella veste di autore del libro “L’uomo dei miracoli”, che vantava amicizie importanti, che Chiavaroli, avrebbe dovuto veicolare a Casagiove, come si evince da uno degli audio…il D’Angelo infatti, insisteva particolarmente per indurre Chiavaroli, a convincere don Manganiello a venire a Casagiove. Sarebbe stato davvero una buona mossa, o no?, a proposito di tattica! L’ipertrofia dell’Io genera fantasie di tutto rispetto e gli audio consegnati al magistrato, ne sono la prova evidente. Sorvolando sulle volgarità dialettiche del D’Angelo e sulle sceneggiate di rito, in cui egli sembra essere maestro e di cui offre saggi incredibili e “parlati”,  è appena il caso di sottolineare per i duri di comprendonio, che nessuno di noi è stato mai classificato “bugiardo”,  né menare il can per l’aia,  mistificando la verità, ha mai prodotto grandi e duraturi risultati ed inoltre,  tentare di far leva su fatti e vicende, che appartengono esclusivamente alla sfera intima di una persona, quando evidentemente si sono esauriti i capitoli dell’ennesima sceneggiata, è semplicemente da cialtroni e da uomini senza onore. Le carte si sono rimescolate abbastanza…continuare equivale ad offendere l’intelligenza di chiunque. Adesso basta!