COCA-COLA, FERRARELLE E LETE NON RICONOSCONO IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE, PARTE LA CONTRAPPOSIZIONE CON I LAVORATORI

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OGGI GIORNATA DI SCIOPERO NEGLI STABILIMENTI CASERTANI!sciopero COCA COLA, FERRARELLE E LETE NON RICONOSCONO IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE, PARTE LA CONTRAPPOSIZIONE CON I LAVORATORI

La giornata di oggi ha visto la proclamazione di uno sciopero di 4 ore negli stabilimenti casertani del Gruppo Coca Cola, di Ferrarelle e di Acqua Lete.

I tre colossi della produzione di bibite e di acqua imbottigliata, non hanno voluto riconoscere il contratto collettivo nazionale rinnovato lo scorso 31 luglio e già applicato in oltre il 70% delle aziende aderenti a Federalimentari, per questa ragione i sindacati di categoria: Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, hanno indetto l’agitazione che prevede le 4 ore di sciopero svoltesi nella giornata odierna.

Intanto i vertici provinciali dei tre sindacati di riferimento, unitamente alle RSU delle aziende interessate, hanno manifestato questa mattina, sotto la sede di Confindustria Caserta, ed una delegazione di loro è stata ricevuta dal direttore generale il quale si detto disponibile a cercare una soluzione per far recedere dalle loro posizioni intransigenti le tre aziende operanti sul territorio casertano.

In definitiva, la materia del contendere tra aziende e lavoratori, sta tutta nell’aumento salariale di appena 119 euro spalmabili nei prossimi quattro anni; a vederla bene è davvero una miseria.

Tante aziende, anche di piccola portata hanno accettato ed applicato il nuovo contratto corrispondendo ai propri lavoratori gli aumenti previsti; Coca Cola, Ferrarelle e Lete, dall’alto dei colossali volumi di fatturato che producono, si sono rifiutati.

Quest’atteggiamento oggettivamente vergognoso ha fatto saltare gli schemi inducendo i lavoratori alla mobilitazione, mentre tanti cittadini sollecitano il boicottaggio dei prodotti di queste aziende le quali negano il giusto riconoscimento salariale ai loro dipendenti che continuano a lavorare per fare grandi questi marchi.

Ambienti vicini ai sindacati invece, giudicano la cosa in maniera politica; adducendo le colpe del disaccordo tra questi grossi gruppi industriali ed i propri dipendenti, al nuovo corso che Confindustria sta tenendo verso il Governo e le relazioni sindacali. Non è un mistero infatti, che da quando si è insediato il nuovo presidente di Confindustria, il lombardo Carlo Bonomi, i rapporti tra l’associazione degli industriali ed il governo unitamente ai sindacati si sono fatti sempre più tesi; proprio pochi giorni fa il segretario generale della CGIL Maurizio Landini ha ribattuto a muso duro a certe infelici dichiarazioni di Bonomi verso il mondo del lavoro.

Restando in campo casertano, la mobilitazione di oggi ha visto il registrarsi di una forte adesione tra i lavoratori.

Igor Prata COCA COLA, FERRARELLE E LETE NON RICONOSCONO IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE, PARTE LA CONTRAPPOSIZIONE CON I LAVORATORI

Igor Prata, segretario generale della FLAI-CGIL di Caserta ha così commentato gli ultimi avvenimenti: “Siamo alle solite, per la Lete esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. In realtà, nella vicenda Lete, si può parlare metaforicamente di una vera e propria “retrocessione in B”. Già, perché se da un lato c’è chi ha firmato, è proprio di queste ore anche la firma dell’associazione di riferimento ASSICA e di altre aziende, la Lete si ostina a non farlo. Purtroppo, questo è il dato di fatto che emerge dalla volontà espressa dall’azienda che ha ben pensato di non rinnovare il CCNL industria. Migliaia di lavoratori durante il periodo di lockdown hanno garantito il proprio contributo al paese, lavorando senza sosta per portare cibo sulle nostre tavole, mettendo a rischio la propria salute e quella dei loro cari. Prima ritenuti essenziali, oggi si vedono negato il rinnovo contrattuale da alcune associazioni di categorie e aziende, nonostante tutti i punti della trattativa erano ormai allineati. Contro queste disparità, contro queste ingiustizie, contro questi incomprensibili atteggiamenti da parte di numerose grandi azienda, la Lete in primis, ci battiamo e continueremo a batterci, senza sosta