OSPEDALE, STORIE INEDITE DI ORDINARIO CONTAGIO…

1

ospedale di caserta gubitosa OSPEDALE, STORIE INEDITE DI ORDINARIO CONTAGIO…(f.n.) – Aorn, le attuali difficoltà meritano una opportuna riflessione…Piaccia o meno sentirselo dire, non cambierà una virgola la realtà dei fatti…questo sarà un banco di prova per le capacità professionali “ufficialmente” riconosciute, come le qualitativamente migliori tra quelle in gara, nei concorsi espletati e vinti nel più o meno recente passato,  ai quali la nostra proverbiale malignità, aveva assegnato la patente di “elaborato a tavolino”, con risultato certo e addirittura scontato, per non parlare di quei concorsi su misura, nei quali era un vero specialista, il caro Ferrante. Ebbene, dinanzi all’emergenza attuale, non si può non chiedere conto a chi, in virtù di quelle brillanti vittorie concorsuali, si trova a ricoprire ruoli chiave e nevralgici, come l’Organizzazione e la Programmazione dei Servizi Ospedalieri. Il banco di prova consiste nel fatto che i cosiddetti “migliori”, dovranno essere in grado di affrontare una situazione di emergenza, dimostrando con i fatti, di averla saputa preventivare, nella consapevolezza che sarebbe accaduta…e ricordiamo a chi sta per storcere il naso che, nella primavera scorsa, grazie a De Luca ed ai suoi anatemi,  a disposizione dei volenterosi, vi era una certa abbondanza di elementi, per preventivare questo ed altro, o no?, e se volessimo fare i puntigliosi, sarebbe stato il caso di crearselo il problema del dopo, invece di giocare con la scacchiera dei trasferimenti interni per accattivarsi qualche sindacato, o no? Quindi, il problema non siamo noi, “quelli ai quali non va mai bene niente”, ma forse “qualcun altro che crede di sapere sempre tutto” o no?, procediamo  quindi senza pietà né sconti per il bene della nostra gente e nella speranza che il giudizio collettivo non venga distorto da ciò che si dà per scontato. E veniamo ai fatti…In piena emergenza e con i rischi a portata di mano secondo voi è il caso di consentire ai familiari dei pazienti di entrare in Rianimazione?, il primario Bucci per l’occasione, cosa fa di bello?, guarda e approva?, intanto ci si interroga sui cont6agi che si registrano al centro trasfusionale?, a qualcuno risulta che il problema parte da una puerpera ricoverata in rianimazione, che riceve la visita di suo marito, corredata di baci e abbracci…che il marito in questione lavora in una struttura sanitaria privata, dove un bel giorno fa il tampone che risulta positivo, riferisce l’esito alla rianimazione del Sant’Anna che provvede a fare il tampone alla signora che, guarda un po’, risulta positivo?, e a qualcuno viene in mente che nel frattempo gli operatori del centro trasfusionale, venuti in contatto con la signora diventata positiva, a loro volta si contagiano? Vogliamo continuare?, e perché no?, sicuramente visto che è il caso di assegnare a ciascuno chiare e precise responsabilità. E arriviamo alla Uoc di Ortopedia. La prima paziente positiva era andata in sala operatoria senza aver fatto il tampone, ma soltanto un test rapido in Pronto Soccorso…dopo di che, era stata “appoggiata” dal Chicco nazionale in Day surgery e come sappiamo, la categoria degli appoggiati è priva di paternità. Quindi,  era stata trasferita in Ortopedia e di qui in sala operatoria…Quando la signora è stata sul punto di essere dimessa per andare in un centro di riabilitazione, si ricordano di farle il tampone che, guarda un po’…è risultato positivo. La domanda sorge spontanea…le indagini epidemiologiche quando si effettuano?, con tutti quegli “espertoni” a disposizione… E a proposito…il Cio cosa fa di bello nel frattempo?,  ma è vero quello che si dice nei corridoi?, che il Dg va in giro senza mascherina? Hasta manana!

1 commento

  1. Non lo vogliono capire, in pronto soccorso, prima di effettuare ricoveri, nei reparti di degenza, DEVONO fare eseguire, al paziente, il tampone Covid 19, dopo il referto possono ricoverare. I test rapidi , molte volte danno esito di falso negativo.

Comments are closed.