I DUE COMPARI E L’EPISTOLARIO…

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   –      di Francesca Nardi     –                  GRAFOMANIA scaled I DUE COMPARI E L’EPISTOLARIO…

Dopo il monologo, l’epistola e dopo l’epistola, la replica-aggiunta dalle periferie dell’impero…il governatore De Luca che si rivolge garbatamente a Conte è ben più che una rarità, addirittura un pezzo d’epoca; De Luca che stigmatizza i ritardi del Governo nella definizione di un piano economico finanziario, senza dare dell’imbecille a nessuno è da manuale, De Luca che gioca a fare la vittima dopo avere “spallommato” milioni per l’emergenza Covid, è uno che cerca strenuamente di trovare il meglio di sé, in fondo al sentiero battuto dai cammelli del circo, cimentandosi nei ghirigori dell’ultima spiaggia ma… il picco dell’originalità non sta nell’epistola di De Luca in luogo o a memoria del solito monologo, ma bensì nella replica del presidente Magliocca…che più dell’originalità offre una chiara lettura di “facciatostaggine”…non tanto per ciò che enuncia, ma bensì per ciò che rappresenta: l’ulteriore dimostrazione della singhiozzante gestione dei problemi e dell’interesse per gli stessi a macchia di leopardo, che sono le inqualificabili caratteristiche del suo triste mandato. Oggi in piena emergenza Covid, la parola d’ordine per il politico che non può perdere l’occasione di mostrare i sandaletti nuovi è: vengo anch’io   Si apprende allora nell’ultima performance epistolare,  che il presidente della Provincia, con tono di velato rammarico, da giorni tenta di richiamare, si presume inutilmente,  al senso di responsabilità gli attori istituzionali, le associazioni di categoria e tutto l’ambaradan che ha potere decisionale nei vari settori produttivi e si lancia quindi nell’elaborazione di un contorto percorso organizzativo, in cui dichiara, scoprendo l’esistenza dei medici di base, che gli stessi devono essere resi operativi, immaginando che non lo siano,  ed inseriti in un processo di diagnosi e prime cure e quindi nel sistema delle Usca…Mostrando una marcata predisposizione a ricoprire il ruolo di assessore alla sanità, o in mancanza di posti liberi, quello alle attività produttive, il Magliocca dovrebbe seguire le sue aspirazioni che sono altre, rispetto all’impegno contemplato dal ruolo che ricopre al momento. Ed è appena il caso di sottolineare che chi non ha ritenuto e non ritiene, di intervenire autorevolmente per arginare il disastro in corso, che sta travolgendo l’Agis, agenzia di stretta competenza dell’Ente Provincia, rischiando di distruggere in tutti i sensi, una struttura importante come lo Stadio del Nuoto di Caserta, non ha diritto alcuno di fiatare, di faccende di cui peraltro, non conosce nulla, proporre soluzioni e pretendere di essere ascoltato;  chi non ha ritenuto e non ritiene di fare due conti in tasca, alle persone da lui stesso nominate, sostenute e protette ed alle quali, “sgancia” un allegro rimborso spese, di circa 1400 euro mensili, non ha alcun diritto di dare indicazioni a chicchessia; chi non ha sentito il dovere o l’obbligo morale, di intervenire con fermezza, a tutela dei lavoratori che vengono strapazzati quotidianamente, minacciati e tenuti a bada con acconti di quattro soldi per volta, consentendo che si immettesse altro personale dipendente, nelle strutture Agis senza pezze d’appoggio, ma a cialtronesca discrezione del presidente dell’Agis ed infine…un presidente di Provincia che consente ad un funzionario dell’Ente, di firmare alla stregua di un pupo, tutti gli atti e i desiderata di un presidente dell’Agis, senza controllo né cervello, ebbene…un presidente di Provincia di questa fatta, non garantisce nessuno e soprattutto non può ritenersi credibile, né tantomeno può risentirsi se qualcuno glielo fa notare.  Pertanto, in quanto a credibilità tra i due compari presidenti, non vi sono che differenze climatiche. Hasta la vista!