RACCOLTA DI SANGUE AL MOSCATI, L’INQUALIFICABILE SILENZIO DELL’ASL

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(f.n.) – Il fatto che la direzione dell’Asl o sua eminenza in doppio petto grigio scuro, il signor Tari, mostrino di infischiarsene della legge sulla trasparenza degli atti amministrativi, non provoca alcuna meraviglia, anzi… stupirebbe l’improvviso contrario…Un certo modo di procedere non stupisce, nella misura in cui non stupisce che il Tari, invece di ricordarsi di essere un cardiologo ed offrirsi volontario per il fronte del fuoco,  continui a dirigere l’orchestra di Via Unità d’Italia, come del resto non stupisce affatto che il Dg continui a ciondolare per gli uffici, invitando a memorizzare, che lui si chiama Russo ed è di Afragola, come se la cosa dovesse rivendicare quel rispetto o quel timore reverenziale, che evidentemente, non riesce a guadagnarsi sul campo…ciò che invece stupisce, anzi… indigna, è il dover prendere atto che i politici che hanno favorito l’ascesa di questi personaggi che, bypassando le regole  e le norme ufficiali, varino ed applichino de facto, regole e norme secondo i loro precisi intendimenti ed obiettivi, non emettano un solo fiato e non intervengano a tutela di quel cittadino, i cui diritti e la cui salute, osano pretendere di rappresentare. La legge 241 del ’90 sulla trasparenza degli atti amministrativi è uguale per tutti?, no…semplicemente perché noi non siamo tutti uguali davanti alla legge e dipendenti della pubblica amministrazione, come Russo e Tari, stipendiati con il denaro dei contribuenti,  possono decidere di secretare le delibere ed altri atti dell’Asl a loro piacimento, certi di restare impuniti. Tra l’altro il Tari, tra i vari incarichi, ricopre anche quello di dirigente del servizio trasparenza e del servizio di informatizzazione, il che appare addirittura uno sberleffo da dietro l’angolo dei fatti suoi. Inoltre, un ostinato silenzio grava sulla faccenda ambigua della raccolta del plasma, sulla qual cosa il Russo di Afragola, non si è ancora pronunciato. Ciò nonostante continuano a decollare notizie, senza alcun riferimento certo, né arrivano conferme o smentite dall’Azienda sanitaria locale. Si parla di 300 donatori di plasma che si sono recati al Moscati di Aversa, invitati dai medici di quel Presidio che, sempre secondo notizie di stampa né confermate ufficialmente né smentite, né tantomeno annunciate, dal mese di giugno sta partecipando al progetto Tsunami. Innanzitutto il Direttore generale dell’Asl Ferdinando Russo, dovrebbe spiegare all’utenza, quando il Moscati avrebbe aderito al progetto Tsunami ed in quale veste ed in quale occasione ed in quale forma, dopo di che dovrebbe informarsi, e sarebbe il caso che provvedesse ad informarsi, di quel plasma raccolto dai 300 donatori quanto ne è stato trasfuso ai malati Covid ed in virtù di quale autorizzazione, dal momento che risulta che il plasma sia utile allo studio e continuare a millantare che viene trasfuso ai malati del Moscati è una “truffa”.  Inoltre, è appena il caso di sottolineare, perché, a quanto pare lo ignorate, che la “conditio sine qua non” per accedere alla donazione, è che il soggetto donatore, possieda titolo adeguato di anticorpi neutralizzanti. Pertanto assieme alla possibilità di accesso alle delibere dell’Asl, provvedete a ripristinare la chiarezza che è dovuta alla collettività, che vi consente, pagando le tasse di guadagnare un più che lauto stipendio. Hasta la verguenza!