ASL, CONSIGLI STRATEGICI: “QUANDO COPIATE…RILEGGETE!”

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%name ASL, CONSIGLI STRATEGICI: “QUANDO COPIATE…RILEGGETE!”(f.n.) – Quanti mesi sono trascorsi dall’inizio dell’emergenza Covid 19? 12 mesi…tondi tondi. Febbraio 2020/Febbraio 2021. Nonostante i risvolti drammatici di una stagione malefica che ci ha aggredito a tradimento, il numero terribilmente alto degli operatori sanitari infettati, (è degli ultimi giorni la notizia che altri quattro anestesisti del Covid Hospital di Maddaloni si sarebbero infettati) e coloro che purtroppo non ce l’hanno fatta, il Dg Ferdinando Russo sembra abbia voglia di scherzare, visto che continua impunemente a prendere in giro l’utenza che, da un momento all’altro, potrebbe chiedergli conto di ciò che delibera, visto che chi sarebbe deputato a farlo e cioè qualcuno della Direzione sanitaria regionale, tarda ad intervenire. Nel mese di Dicembre del 2020, a ben 10 mesi dall’inizio della pandemia, con delibera 1749, il Dg approva il Piano Pandemico di Emergenza Interna all’Asl ed istituisce il Comitato Tecnico Scientifico Aziendale per l’Attuazione del Piano stesso. A dieci mesi dall’inizio della pandemia ed a margine di un dramma senza precedenti, il Dg dell’Asl vara quindi un piano pandemico di emergenza…ovviamente nel silenzio circostante e si presume, addirittura salutato dal querulo, puntuale “bravo” dell’Ordine dei medici, sempre sul pezzo…nel day after …come dicevamo…in questo caso dieci mesi dopo. Ma non finisce qui e come se non bastasse il varo di un piano pandemico ritardatario, il solerte Russo con delibera 67 del 15 gennaio u.s. cosa fa?, audite…audite… adotta il “Piano Aziendale delle Misure di Contenimento e Contrasto alla Pandemia “Adottate” (sic!) durante l’Infezione da Covid 19”. Adotta le “Misure Adottate”? Abbiamo inteso bene? Adotta qualcosa che essendo già stato adottato, si presume abbia prodotto servizi e benefici sul territorio dei quali, non abbiamo peraltro, avuto contezza alcuna?, e se li ha già adottati, perché li adotta un’altra volta oggi?, forse servizi e benefici non sono mai partiti?, e se sono già stati “adottati” quando li avrebbe “adottati” la prima volta?, con quale numero di delibera? Proviamo a riassumere e a rendere accessibile a chiunque il senso del discorso. Dall’inizio della Pandemia, ce la va sans dire …è evidente che l’Asl non abbia varato alcun Piano, né si sia preoccupata di prevederlo nell’immediato, come sarebbe stato giusto che facesse, invece di perdere tempo prezioso, in romantiche lettere alla popolazione giocando con l’editoria e la comunicazione e contrabbandando fischi per fiaschi. La direzione strategica dell’Asl  ha perso tempo per ben dieci mesi ed infine ha prodotto un Piano, come abbiamo detto, nel dicembre u.s., quindi, ha proseguito nell’intento, ben riuscito, di stupire il mondo e, oggi, a 12 mesi di distanza, adotta ciò che non ha adottato fin dall’inizio dell’insorgere della pandemia, mostrando paradossalmente di averlo adottato… È così? Abbiamo inteso e letto bene o anche noi siamo affetti da qualche virus che sta seriamente attentando alla nostra facoltà di intendere e volere? Ad ogni buon conto, quest’ultima “adozione” non è che il chiarissimo “copia e incolla”, pratica del resto  molto in voga negli uffici di Via Unità Italiana, di un probabile Piano del Comitato di Crisi Nazionale. Infatti, quest’ultimo prodotto dell’intellighentia della locale Asl, riporta tabelle già preconfezionate, senza preoccuparsi di elaborare una previsione in merito a “chi fa… cosa?”, in pieno ed aperto contrasto con quanto affermato nel Nuovo Piano Pandemico del Governo che prevede, esplicitamente, l’individuazione delle “risorse economiche e professionali” quali “sistema strutturato di ruoli e responsabilità” così come peraltro già descritto da “Il Cerusico” proprio sulle nostre pagine. Qualcuno ha bisogno di prove?… Nelle ben 48 pagine di questo immaginifico Nuovo Piano, che nuovo non dovrebbe essere perché, ripetiamo…si tratta si tratta di “Misure già Adottate”, troviamo modalità e istruzioni sui comportamenti da adottare relativamente alla Comunicazione senza menzionare né l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione) deputato a tanto per legge, né il Servizio Aziendale della Formazione, deputato a formare specificatamente gli operatori aziendali. Chi forma, peraltro in un così breve lasso di tempo, tutto il personale che deve “comunicare con i pazienti, con i familiari, con gli attori esterni”?  La domanda nasce spontanea…ma voi davvero pensate di avere il diritto di dire, scrivere, decidere, cancellare, copiare, nominare, architettare e fare tutto ciò che vi passa per l’anticamera del cervello, arrogandovi per l’ennesima volta, il diritto di credere e ritenere che il resto del mondo altro non sia, se non una manica di deficienti sgrammaticati ed ignoranti, incapaci persino di rilevare la sciatteria “funzionale” di chi, come voi, non riesce ad essere convincente neppure quando copia? E dai…e su! Hasta el ridiculo!

1 commento

  1. Presso l’ospedale di Maddaloni potete leggere “Perdere ogni speranza o voi che entrate” ed è stato scritto dai dipendenti.

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