TRESCA AVVERTE IL GRUPPO CITTADINO DI ITALIA VIVA: SIETE PARTE INTEGRANTE DEL PROGETTO

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ALTIERI & CO MESSI ALLE STRETTE, CONTINUERANNO CON IL LORO PROGETTO?

         –       di Federico Grimaldi       –                       

Il segretario cittadino del Partito Democratico blinda Italia Viva, sicuro di un intervento napoletano che farà ritornare tutto negli alvei del centrosinistra “tradizionale”. Ancora rimbombano nella testa dell’eterogenea compagine renziana le parole di Ciro Bonajuto, sindaco di Ercolano – a Caserta lavoreremo per confermare e rafforzare la candidatura del sindaco uscente Carlo Marino, integrando il programma elettorale con le nostre proposte chiare e riformiste.  Eppure i consiglieri di Italia Viva hanno più volte dimostrato, in consiglio e fuori, di mal sopportare il modo di amministrare del primo cittadino. Senza eccessivo clamore, magari non votando qualche bilancio, forse più a propria tutela che come vero e proprio atto di dissenso, sempre accertandosi prima che ci fossero i numeri necessari per non arrecare danni alla maggioranza e al “mal sopportato” sindaco. Ci saremmo aspettati atti più eclatanti da parte dei renziani, un passaggio nei banchi dell’opposizione o una volontà credibile nel mettere fine a questa amministrazione, ciò avrebbe dato ancora più forza alla coraggiosa scelta di non appoggiare la candidatura a sindaco di Carlo Marino alle prossime elezioni amministrative. Uno strappo soft, della serie vorrei ma non posso, ma che comunque non gli ha impedito di convocare nella serata di ieri, una riunione delle frange anti Marino. Alla convention hanno partecipato non poche anime di quel centrosinistra “tradizionale” e non solo. Presenti alla riunione erano, per Italia Viva  G. Altieri, C. De Rosa e i consiglieri comunali G. Megna e P. Antonucci, la signora D. De Nicola per Centro Democratico, l’immancabile A. De Pandis accompagnato da R. Ricciardi e Ferrara in rappresentanza del Movimento Civico Casertano, il giovane G. Menditto per Amici di Caserta, gli stoici C. Bevilacqua e C. Tronco per Caserta Cambia Caserta, l’avvocato L. Di Majo per Professionisti, le new entry A. Gagliardi Suppa e S. Dubbitosi con Caserta Nuova, Articolo 1 con il segretario A. Tartaglione e il consigliere comunale A. Fabrocile che simpatizza anche per Firmiamo per Caserta, addirittura un prelato nella figura di Don Elio Rossi in rappresentanza di gruppi cattolici e con l’endorsement a distanza di Riccardo Ventre, già candidato a sindaco per il cdx e l’ex consigliere regionale Luigi Bosco di Noi Campani. Dopo aver discusso dei punti in comune da inserire in un ipotetico programma, si è toccato inevitabilmente l’argomento sindaco, che a meno che non abbiamo capito nulla della vita, dovrebbe porsi come l’antagonista all’attuale sindaco Carlo Marino. Un nome non è uscito fuori, del resto si trattava della prima riunione, anche se indiscrezioni. Ma il sibillino comunicato di Enrico Tresca pesa come un macigno sulle teste dei vertici casertani di I.V.. Infatti, è proprio il segretario cittadino del PD a mettere all’angolo i Renziani con la sua dichiarazione “Stiamo portando avanti un’alleanza di centro-sinistra che prende le mosse dallo schema che ha portato alla vittoria il governatore De Luca. Di questo progetto Italia Viva e certamente parte integrante – affermazione questa che non lascia scampo agli uomini di Nicola Caputo, e che ha il sapore anche di un velato avvertimento, e continua – come dimostra la loro partecipazione ai progetti di centro-sinistra che stanno nascendo in altre realtà regionali chiamate al voto il nostro obiettivo è quello di costruire una coalizione aperta, inclusiva in cui trovano spazio anche quelle formazioni civiche che si richiamano al campo largo del centrosinistra». Italia Viva adesso si trova in un vero e proprio cul de sac, ci vorrebbe una mossa del cavallo … ma di quelle buone, per uscire dignitosamente da questa situazione imbarazzante, perché qualora arrivasse il diktat da palazzo Santa Lucia, i nostri cari rivoluzionari si troverebbero ad affrontare una delle pagine più esilaranti della storia politica cittadina, e a nulla varrebbero le scuse e i paraustielli, perché sarebbero costretti a tornare alla corte di Marino con la coda tra le gambe. Ma noi siamo sicuri che l’assessore Nicola Caputo, congiuntamente al consigliere regionale Vincenzo Santangelo, sapranno supportare e difendere il gruppo cittadino da eventuali forzature scomode o imbarazzanti ingerenze regionali, che potrebbero minare un progetto che ha una sua identità e che si pone come una seria alternativa a una amministrazione che non ha certamente brillato.