CONSIGLI GRATUITI…MA SARANNO BENE ACCETTI???

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   –    di Ciro Esposito   –                                                                      racconto caserta ciro esposito scaled CONSIGLI GRATUITI...MA SARANNO BENE ACCETTI???

Quando si decide di dare un consiglio ad un qualsivoglia individuo necessita pensarci bene sul perché lo si dà, quale espressione usare nel porgere il concetto di ciò che si vuole rendere e soprattutto i motivi che ci spingono a farlo per evitare di essere equivocati, fraintesi ma, soprattutto, per non essere considerati saccenti e interessati ai fatti altrui. E’ opportuno, se non indispensabile , che l’individuo a cui si cerca di consigliare una qualsiasi cosa non ti consideri la persona che vuole arrogarsi il diritto di imporre il proprio parere , sia che il tuo modesto consiglio è rivolto a un adulto, che ad un giovane …I giovani di oggi, per esempio, per quanto mi ha insegnato la mia esperienza di vecchio , sono refrattari ad accettare ogni e qualsiasi consiglio perché considerano il vegliardo non uno che può conoscere qualcosa in più, perché avendo vissuto di più ha visto più cose ma, soltanto perché la vecchiaia è il simbolo del rincoglionimento senile….il vecchio viene snobbato, tollerato… è passato di moda ed è considerato…una minestra riscaldata!!

Quando ti confronti col giovane, a cui vuoi dare un consiglio gratuito, compensandolo per la sua intelligenza …se è un imbevuto del suo ego e quindi un superficiale, un emerito imbecille, a che vale propinargli anche un semplice concetto sul modo di comportarsi, vivere, agire ed operare? …È tempo perso… pecché ‘a lavà ‘a capa ‘o ciuccio se perde l’acqua, ‘o tièmpe e u sapone!! Questo mi ha insegnato l’età. Poi vi sono altre due categorie di individui, quelli che non vogliono sentire, perché si ritengono esseri superiori e celano il fastidio di ascoltare e perciò fanno stupidaggini a gogò; questi vanno annoverati tra coloro che sanno costantemente sbagliare da se e infine, ma non lo ammetteranno mai, vi sono quelli che fanno finta di ascoltare, che non capiscono, che annuiscono e poi agiscono senza ponderare. Questi ultimi vanno annoverati tra coloro a cui si addice il proverbio napoletano… Parrùcchià ‘e inutile ‘ca suona sta campana pecchè chi nun’ è devòto nun cè vene.

Detto ciò passiamo alle cose serie; a fornire qualche consiglio che ritengo, forse, utile. Caserta è ridotta male, sia perché i suoi amministratori sono degli imbelli che hanno rinunciato al loro diritto di amministrare, sia perché hanno scordato i loro doveri, sia perché I’ organizzazione amministrativa da essi stessi creata è carente, farraginosa, deficitaria …Aspettano la fine del mese per riempire le loro tasche con l’immeritato stipendio che la comunità gli passa. È questa la mia sensazione.

Come ben sapete avevo promesso di elargire qualche consiglio alla gioventù che governa Palazzo Castropignano, ci ho messo del tempo e voglio iniziare dal traffico e dai parcheggi interati che ve ne sono, non vengono usati e rappresentano il primo punto della mia critica costruttiva. Ricordo e consiglio all’assessore al traffico che la nostra città è asfittica per la mancanza di fluidità del Corso Trieste per cui il traffico intasa via De Dominicis (S. Carlo) e via Giannone che a causa dell’eccesso di traffico soffre I’ asfissia da smog. Il Corso Trieste va aperto al traffico e da questa arteria si deve confluire sull’ Appia…o uscirne. (i sensi del percorso delle strade- Via Roma, via Renella, Corso Trieste e via S. Carlo li lasciamo a quelli che ben conoscono Caserta; non a quelli che stanno seduti alla scrivania. Come in altri tempi, gli amministratori se ne devono straimpipare, dei pareri della Soprintendenza ai beni Monumentali, che tante cazzate fa e che devono riguardare il “casatiello” Reggia…Caserta non può morire per occlusione da Reggia che oltre ad aver distrutto il commercio gli blocca l’osmosi che la fa vivere, per cui, gli amministratori o pseudo tali, che intendono perpetuare l’attuale stato di cose devono andarsene a casa …tutti, nessuno escluso. Il dovere di essere amministratori di una città viva e vegeta non si addice al loro modo di pensare. Essi devono soltanto essere capaci. Qualcuno dirà: ma la pavimentazione di Corso Trieste non reggerà perché è stata realizzata per percorsi soltanto pedonali. Io, invece, ritengo, dall’alto della mia ignoranza in materia, che la pavimentazione sia stata fatta male ...qualcuno deve pagare per la errata messa in opera del basolato o per la eventuale, erronea direzione dei lavori…Mi domando spesso: Perché i basoli di via Croce in Casolla, montati da Sebastiano Cioffi (che non è più) tantissimi anni fa, resistono al traffico intenso mentre quelli di Caserta Centro, dopo pochi giorni dalla posa in opera, già traballavano…poi li saldarono col catrame … non sapevano il loro mestiere. E veniamo ai parcheggi: Caserta annovera due parcheggi pubblici inutilizzati…parcheggi capientissimi che per la cattiva organizzazione del servizio (io non penso male) sono inutilizzati e la spiegazione è una soltanto: la mancata efficiente organizzazione dei parcheggi a raso che sono affidati a una società privata che è costosissima all’utente e insufficientemente lucrativa per il Comune. Ci vuole tanto per organizzare bene il servizio e mandare a quel paese il Demanio che non permette l’uso, a quanto mi hanno detto, dell’enorme parcheggio di Piazza Carlo III, fatto progettare da Ciro Esposito e concretizzato dal Sen. Giuseppe Santonastaso?

Mi sono chiesto: ma dove stavano i soloni del Demanio quando il Comune spendeva decine di milioni all’anno per tenere ben curati i campetti e la Flora?

Oggi mi fermo qui senza voler citare i tantissimi parcheggi privati che bastano a risolvere i problemi del traffico…aspetto la risposta dagli amministratori…se ci sono ancora e se sono capaci!