L’intero “corpo sanitario italiano” ha ricevuto la candidatura al premio Nobel per la Pace 2021. “Medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari tutti, che hanno affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza Covid-19 con straordinaria abnegazione, molti dei quali sacrificando la propria vita per preservare quella degli altri e per contenere la diffusione della pandemia”. E’ quanto la Fondazione Gorbachev, che ha la sua attività più caratterizzante nell’organizzazione dei Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace, ha espresso per candidare infermieri e medici italiani al prestigioso riconoscimento.
Oslo dato il benestare alla candidatura avanzata dalla Fondazione Gorbachev, vi è il fatto che “il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale ha ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro”.
Come da protocollo, la proposta è stata ufficialmente sottoscritta da un Nobel per la Pace, Lisa Clark, statunitense residente in Toscana che ha prestato assistenza volontaria durante l’epidemia.
“Ho candidato il corpo sanitario italiano al premio Nobel per la Pace – ha dichiarato Lisa Clark – poiché la sua abnegazione è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere. Il personale sanitario non ha più pensato a se stesso ma a cosa poteva fare per gli altri con le proprie competenze”.