ARRIVEDERCI BALDASSARRE NERO E…SCUSACI…

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BALDASSARRE CARABINIERE ARRIVEDERCI BALDASSARRE NERO E…SCUSACI…(f.n.) – Il luogotenente dei Carabinieri Baldassarre Nero non ce l’ha fatta. Il Covid si è preso la sua vita, come un rapace, all’alba di questa mattina, al Cotugno di Napoli dove il militare era stato ricoverato, qualche giorno fa. Aveva solo 49 anni… e l’eco di quelle parole dure come il piombo… “solo 49 anni”, peserà come un macigno per sempre, nel racconto e nel cuore di sua moglie e di sua figlia…La sua vita al servizio dello Stato, il suo coraggio, la sua forza, da oggi appartengono alla memoria della gente di questa terra, ai giorni luminosi della storia di chi lo ha conosciuto ed apprezzato e guarderà a lui nel tempo, come esempio e riferimento. Baldassarre Nero se n’è andato, travolto dal silenzioso uragano di una stagione spietata… ma lui continua, oltre la vita ad essere un simbolo, una traccia, una indicazione…Non penseremo a lui sommersi da quel dolore che ingloba la verità, tacendola…perché il dolore per la sua prematura scomparsa, deve essere letto e scandito…Il destino segnato da un nemico invincibile non esclude la pietas, non elimina l’accoglienza del cuore, il garbo, la sensibilità. La consapevolezza di un esito inevitabile non distrugge la volontà di lottare né il conforto e l’assistenza che si deve alla solitudine dell’altro.  Era lui il carabiniere che fu trasportato in condizioni gravi in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Caserta, qualche giorno fa ed anche se qualcuno, adesso arriccerà il naso e si produrrà in un tardivo saggio di superiorità, sentenziando che non sarebbe il caso di puntualizzare…noi puntualizziamo ugualmente…Era il luogotenente Baldassarre Nero, il carabiniere che non venne accettato dall’efficientissimo Ps, perché qualcuno disse che non c’era posto; quel carabiniere che dall’efficientissimo Ps, nessuno uscì per visitare, nonostante avesse gravi problemi di saturazione; era lui il carabiniere per il quale dovettero intervenire i colleghi dalla vicina stazione; era lui quel carabiniere che, fortunatamente, non si è accorto “dell’eroico” infermiere che sottolineava l’arrivo dei carabinieri, con un “eh si!, mo ce mancavan e carabinier!”; era lui il carabiniere che fu quindi trasportato al Melorio, centro Covid di Santa Maria Capua Vetere; ed era sempre lui il carabiniere che due giorni dopo, in attesa di essere trasportato dal Melorio al Cotugno per essere intubato, grazie a Dio non ha potuto ascoltare le volgari esternazioni in sottofondo, che un “angelo pietoso ed instancabile” non si è vergognato di bofonchiare: “e quando me la tolgo questa tuta di dosso? A Napoli…no… no”; era sempre ed ancora lui, quel carabiniere per il quale i colleghi dovettero intervenire nuovamente… Era lui quel carabiniere che questa mattina è morto al Cotugno, era Baldassarre Nero, al quale nessuno chiederà mai perdono abbastanza, altro che far finta che, prima, non sia successo nulla e che basti oggi lanciare ramoscelli di ulivo alla memoria, confondendo il sacro con il profano, “ammacchiando” nella doverosa pietas anche le inefficienze e l’indifferenza del prima. Non è così che funziona…la gente continua a morire e la solitudine aspra in cui si consuma l’agonia è una terra di mezzo, che nessuno ha il coraggio di esplorare o chissà cosa…Baldassarre Nero se n’è andato troppo presto, troppo in fretta, in questa stagione ingiusta che ti spezza il futuro nelle mani e la sua morte come la sua agonia, deve restare scolpita nella mente di ognuno di noi per frenare l’avanzata dell’assuefazione al dolore…l’indifferenza verso l’altro, il cinismo nei confronti della vita…Arrivederci Baldassarre Nero, arrivederci maresciallo…