L’ASL & LA REPUBBLICA DEL SAN ROCCO…

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(f.n.) –La direzione strategica dell’Asl nella persona del Direttore generale  Ferdinando Russo, dovrebbe sentire il dovere di rappresentarsi all’interno dell’Azienda e nei confrontidell’utenza, in maniera chiara e coerente e soprattutto rispettosa di quelle norme e regole che, in più occasioni non ha esitato a citare, a meno che la citazione delle norme non sia una pratica necessaria a mantenere viva e vegeta negli altri,la convinzione che all’Asl tutto fili in perfetta sintonia con la coerenza, la regola e soprattutto con le dichiarazioni scritte e firmate del Dg…In altri termini…sarebbe assai opportuno che la gente si convincesse con i fatti che il Dg Russo non parla “avvacante”, ovviamente, sia detto con tutto il rispetto che si deve ad un uomo tutto d’un pezzo quale il Dg si dichiara, quando con tono autorevole annuncia di essere di Afragola. Vorremmo a tale proposito, ricordare al Dg tutto d’un pezzo, che in data  29 luglio 2020, in una nota inviata ai Ds dei Presidi Ospedalieri dell’Asl, ai capidipartimento e ai direttori di Distretto, egli stesso, venuto a conoscenza di alcune nomine effettuate dai Direttori di Unità Operative nei confronti  di personale dipendente, sia della dirigenza che del comparto, ribadiva come tali nomine fossero in contrasto con la normativa vigente ed il regolamento, pertanto, ricordava a quanti in indirizzo, che la funzione di nomina e affidamento di incarichi, spettava esclusivamente al direttore generale. Ebbene, la domanda sorge spontanea: in occasione della nomina del dottor Domenico Perretta a sostituto del dottor Domenico Bova,ff della Uo di Rianimazione, firmata da quest’ultimo, si era forse determinato un vuoto legislativo?, oppure qualcuno aveva deciso di legiferare sulle eccezioni?, oppure come sovente avviene in quel dell’Ospedale San Rocco, la legge la si crea a misura dei desiderata del feudatario? E, quando la Ds Stefania Fornasier, nominava il sostituto del ff Domenico Bova, da chi era autorizzata ad effettuare nomine?, e quando la stessa Ds del San Rocco, individuava nel dottor Domenico Bova la persona giusta per sostituire se stesso, a quale norma e a quale lettera del Dg Ferdinando Russo di Afragola, faceva riferimento? Forse il Dg Ferdinando Russo ha cambiato sia parere, che norma e regolamento? Forse il Dg dell’Asl, ritiene querelando querelando, di risolvere il problema delle risposte che, puntualmente,evita di fornire, a coloro, tra i quali figuriamo anche noi, gli consentono di percepire lo stipendio?…utilizzando in tal maniera la strategia più squallida, quella del tempo che intanto passa e mentre passa, in attesa che gli avvocati si attivino, si sente più che autorizzato a non fornire risposte? A noi intanto, sembra che il Dg non abbia il coraggio di sostenere ciò che con tanta austerità ha ribadito in data 29 luglio 2020…i fatti parlano chiaro…il Dg non è conseguenziale…infatti non mette in pratica ciò che afferma essere indispensabile, secondo la norma ed il regolamento. La sua inerzia attuale, smentisce ciò che ha affermato nel luglio del 2021. Il Dg innanzitutto non dovrebbe dimenticare la legge sulla trasparenza e quindi decidersi…se la nomina del dottor Domenico Bova è legittima, perché non dovrebbe firmarla egli stesso, assumendosi tutte le responsabilità del caso?, ed intanto…la nomina effettuata dalla Ds Fornasier dovrebbe essere annullata, nel rispetto di ciò che egli stesso ha dichiarato. In caso contrario dovremmo cominciare a pensare che a Via Unità d’Italia siamo già oltre il ridicolo e stiamo superando persino il patetico e a breve piomberemo nel grottesco…Un classico! Hasta la vista!