IL COMMISSARIO ISTITUISCE IL PARCO COMUNALE DELLA MADDALENA NELLA VALLE DEI MULINI

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I SACRIFICI DEI VOLONTARI INIZIANO A DARE I FRUTTI SPERATI!!!

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   –   di Giulia Bosco   –                                                               

 Poco più di un anno fa – era maggio – in piena emergenza da corona virus, un nutrito gruppo di giovani sessani, i più bloccati nelle loro abituali attività studentesche e lavorative dal più duro dei lock down che abbiamo fin qui patito, si era rimboccato le maniche e avevano iniziato dare una radicale ripulita ad una piccola vallata nascosta alle porte del centro storico di Sessa Aurunca (Leggi quì ).

Quel gruppetto di giovani non ha mollato l’osso, pur nonostante si siano registrate alcune defezioni legate più alla consapevolezza di non poterne sfruttare un tornaconto politico – ma ce ne faremo una ragione – si è proseguito nell’opera di rimozione dei rifiuti ammucchiati per decenni ed al riordino della vegetazione boschiva dell’area; oramai dai più, conosciuta come “La Maddalena – Valle dei Mulini”.

È notizia di oggi che il Commissario prefettizio del comune di Sessa Aurunca, Andrea Cantadori, su proposta del capo settore ambiente e territorio, ha emanato la deliberazione commissariale numero 67 del 06/07/2021 con la quale istituisce il “Parco Urbano della Maddalena nella valle dei Mulini e annesse aree archeologiche”.

Ottima notizia per i volontari che si sono dati tanto da fare, ma anche per tutta la comunità sessana che vede affacciarsi nel proprio destino, un’opportunità unica per contribuire ad uno sviluppo armonico del proprio territorio.

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Foto di gruppo dei volontari della Maddalena

L’istituzione del parco urbano infatti, permetterà all’amministrazione comunale, ma anche ai privati che vorranno contribuire all’opera, di poter accedere a speciali fondi comunitari o regionali per la tutela e la conservazione dell’area, e perché no, anche ad offrire nuove opportunità occupazionali ai tanti giovani del territorio aurunco…da decenni a secco di opportunità lavorative grazie ad una incapace classe politica che non è mai riuscita a capitalizzare le risorse naturali, paesaggistiche, architettoniche e storico/archeologiche che il comune possiede.

La deliberazione del commissario Cantadori, nel riepilogare i riferimenti normativi che ne hanno determinato la nascita, ripercorre anche alcuni momenti storici della città di Sessa Aurunca, a partire da un antico documento del 1107 con il quale “Guido”, un Longobardo, figlio di Guidone e Trocta, sua moglie, donano al Monastero di S. Lorenzo di Aversa un campo posto “vicino alla città di Sessa (propinquo civitate suesse) nella città antica distrutta (in ipsa civita tevetere destructa) nel luogo chiamato ralusole”. Questo atto di donazione, analizzato dagli storici, nel quale vengono riportati i confini del terreno donato fa capire che esso si trovava in prossimità del perimetro delle mura urbane sul versante orientale della città, proprio a cavallo della località San Sevile; ovvero in quella che oggi abbiamo conosciuto come “Valle dei Mulini”.

L’istituzione del parco urbano, pone anche la parola fine ad una stucchevole polemica, aizzata da un paio di personaggi che ritenevano di essere i titolari dell’area – che, lo ricordiamo, è per lo più demaniale – dalla quale ne hanno tratto negli anni piccole utilità personali come ad esempio il taglio della legna e la vendita del ricavato, senza porre alcun tipo di salvaguardia all’area stessa.

Questo riconoscimento voluto dal Commissario Prefettizio, del quale siamo tutti molto contenti – dice uno dei volontari del gruppo della Maddalena – oltre a gratificare i nostri enormi sforzi, non quantificabili in termini di: fatica compiuta, tempo sottratto alle nostre famiglie e ai nostri figli, oltre che importanti esposizioni economiche, che noi amiamo chiamare “donazioni per la nostra terra”, ci pone di fronte ad una inoppugnabile verità; ovvero al fatto che questi “miracoli”, dalle parti nostre, avvengono solo ed esclusivamente per la passione e l’amore che dei volontari profondono per la terra nella quale sono nati e nella quale vogliono a tutti i costi crescere i propri figli.

Nelle parole del nostro interlocutore, leggiamo tutta la delusione per una politica inesistente sul territorio sessano che nel corso dell’ultimo trentennio non è stata capace di costruire nulla per la comunità ma solo ricchezze personali per gli attori protagonisti e per un piccolo comitato di affari. Né più né meno della fotografia pronta per le prossime elezioni comunali.

Ai volontari della Maddalena, i più calorosi complimenti della comunità sessana!

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Uno scorcio panoramico della valle dei mulini con il ponte medievale