NAPOLI – Comunicato stampa, con cui Giovanni Alviti vuole rendere noto la situazione di controllo presso l’Ospedale Annunziata, protagonista di un episodio particolare: “È successo poco fa presso l’Ospedale Annunziata, un uomo di mezza età si intrufola all’interno del nosocomio ed entra nel mezzo di soccorso in sosta (postazione 118 Annunziata) con l’intento di portarlo via (stessa dinamica del sequestro dell’ambulanza di San Giovanni a Teduccio).
L’atto criminoso è stato fermato dalla vigilanza che forse con troppa “leggerezza“ ha reso noto all’energumeno che il personale era al primo piano.
L’uomo è entrato sin dentro la stanza del 118 ed ha obbligato con minacce ,non tanto velate, a seguirlo presso il domicilio di una persona che aveva avuto un malore, la motivazione di tale gesto? Perché secondo lui il 118 non rispondeva da più di un ora al telefono!
In questo caso la causa di questa aggressione, fortunatamente solo verbale, è stato il mancato controllo e filtro della vigilanza all’ingresso del nosocomio.
“È il secondo caso di soccorso fai da te del 2021, le postazioni 118 sono dei luoghi di sosta degli equipaggi, e in nessun caso possono essere attivati con una semplice bussata di porta. Non possiamo stare tranquilli nemmeno all’interno dei nostri locali! Speriamo che l’ASL avvii una indagine interna individuando i responsabili di questo mancato controllo! Anche perché il vigilante non doveva riferire l’indicazione della stanza del 118! Ecco quanto evidenziato dal dott. Manuel Ruggiero presidente Ass. Nessuno Tocchi Ippocrate.
Per il presidente nazionale associazione guardie particolari giurate Giuseppe Alviti: “Assolutamente si deve andare a fondo di questa situazione e sapere con esattezza documentale se la vigilanza privata ha effettivamente dato informazioni private di servizio e se avesse riscontrato la pericolosità del soggetto il perché non sia intervenuta direttamente come recita il dm 269/10 e successivamente allertare le forze dell’ordine.
Come Presidente nazionale Associazione Guardie Particolari Giurate è da anni che richiediamo una riforma del Tulps per l’aggiornamento e la professionalità delle guardie con tutele crescenti giuridiche ed economiche. Solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori del 118 e se ci sono colpe delle guardie che vengano severamente punite. Non è nel nostro costume chiedere sconti e né farli”.