CASERTA: PERCHÉ OCCUPIAMO L’ULTIMO POSTO IN GRADUATORIA PER SERVIZI INEFFICIENTI E BASSA QUALITÀ DELLA VITA?

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   –   di Nicolò Antonio Cuscunà   –                                        

%name CASERTA: PERCHÉ OCCUPIAMO LULTIMO POSTO IN GRADUATORIA PER SERVIZI INEFFICIENTI E BASSA QUALITÀ DELLA VITA?Continuiamo ad affermare che non siamo noi a cercare il pelo nell’uovo, purtroppo è l’uovo ad essere pieno di peli. L’ultimo riscontrato stamani nella sede provinciale dell’INPS in via Arena località San Benedetto di Caserta. Il fronte ingresso pedonale trasformato in deposito di inerti e immondizia di ogni genere; percorrendo il lunghissimo tracciato, per raggiungere all’ambulatorio lato B, non si può fare a meno d’osservare aiuole e vasi trasformati in segmenti di savana e depositi rifiuti. Alzando gli occhi si nota l’assenza di manutenzione agli edifici le cui vetrate sono opacizzate dalla lordura incrostata da anni. I soggetti fragili, convocati per visita d’invalidità civile, giunti all’accettazione sono costretti ad attendere in un porticato sprovvisto di sedute per i non deambulanti. Niente sedie a rotelle, sgabelli o panchine, solo la sedia che un vigilante concede a chi appare maggiormente sofferente e col fiatone.

Mi sono vergognato d’essere italiano, cittadino del sud e casertano. Per indole non ho resistito a tacere, mosso dall’ira di vedere sofferenti sbattuti da una parte all’altra dei fabbricati. Persone sole o accompagnate, provenienti da lontano, con o senza tutori per sostenersi e continuare a pellegrinare, sudati e stanchi, indifesi ed in balia di un Ente matrigno non preposto “all’assistenza sociale”….altro che Istituto Nazionale per l’Assistenza Sociale.

%name CASERTA: PERCHÉ OCCUPIAMO LULTIMO POSTO IN GRADUATORIA PER SERVIZI INEFFICIENTI E BASSA QUALITÀ DELLA VITA?Di fronte all’ingresso dell’ambulatorio lato B – visite per invalidità civile-, un ampio e semivuoto parcheggio auto riservato solo ai dipendenti; sprovvisto di posti riservati agli invalidi o portatori di handicap. In quel luogo ameno e difficile da raggiungere non v’è l’accesso per ambulanze né automezzi privati ad uso dei non autonomi nella deambulazione.  Condizioni da terzo mondo.

L’area su cui sorgono gli uffici e gli ambulatori INPS di San Benedetto era “industriale”, negli anni ’70 vi operavano i mulini amato e gli attigui tabacchifici DONATAB che davano lavoro decine di persone. Dalla produzione alla speculazione residenziale (ex Donatab), ai (dis)servizi INPS -mulini Amato-.  Il degrado di questa sede è da ascrivere, in quota parte, agli impiegati e medici silenziosi operatori in condizioni impossibili; ai poveri fruitori costretti a subire senza poter fiatare; alla conduzione l’INPS che condanna questa proprietà pubblica (l’INPS siamo NOI) nel totale degrado. %name CASERTA: PERCHÉ OCCUPIAMO LULTIMO POSTO IN GRADUATORIA PER SERVIZI INEFFICIENTI E BASSA QUALITÀ DELLA VITA?Le maggiori responsabilità le ascriviamo al sindaco di Caserta avv. Carlo Marino perché non interviene in difesa dei cittadini costretti a rinunciare ai propri diritti senza ottenere servizi adeguati e di qualità. Responsabilità sono anche da ascriversi alle OO.SS. di categoria CGIL, UIL e CISL, presenti ed operanti con propri uffici -Patronati e CAF- silenziosi complici del degrado e della mancata tutela dei deboli.

Igiene, sicurezza e diritti sono assenti negli ambulatori dell’INPS di Caserta.

2 Commenti

  1. il rione Acquaviva e viale lincoln non voteranno mai marino, mai, mai; è stato una grande deslusione che ha portato caserta a, in quanto a vivibilità, sotto lo “0”.

  2. L’amministrazione Marino la peggiore dal dopoguerra ad oggi. Disservizi su tutto. Una totale fallimento.

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