MORTE DI LAURA ZILIANI: NESSUN MISTERO

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malke MORTE DI LAURA ZILIANI: NESSUN MISTERO 
–   di Ursula Franco  –   
L’8 agosto scorso, due escursionisti hanno trovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione sull’argine del fiume Oglio. Quei poveri resti appartengono a Laura Ziliani, 55 anni, una donna che era scomparsa da Temù 3 mesi prima. Due delle tre figlie di Laura Ziliani ed il fidanzato della maggiore sono indagati dalla Procura di Brescia per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
In casi come questo, vanno prima prese in considerazione le ipotesi dell’incidente e del suicidio e poi, solo in caso di incongruenze, quella omicidiaria. E’ invece un grave errore ipotizzare l’omicidio e cercare conferme.1 MORTE DI LAURA ZILIANI: NESSUN MISTERO
ANALISI
– L’8 maggio, giorno della scomparsa, un testimone ha visto la Ziliani su un sentiero.
– Le figlie hanno chiesto aiuto in tempi compatibili con una sincera richiesta d’aiuto, un comportamento interpretato inspiegabilmente da taluni come sospetto. Peraltro, nel 2012, le ragazze hanno perso il padre, Enrico Zani, di 53 anni in un incidente in montagna e convivono da sempre con una sorella autistica.
– Le figlie hanno riferito dettagli che avrebbero potuto tacere. Se l’avessero uccisa non avrebbero avuto ragione di raccontare dell’appuntamento delle 10.00 con la madre per recarsi in una discarica né, se l’avessero uccisa la sera prima, come ipotizzato da tanti, avrebbero riferito di averla vista con il telefono in mano intorno alle 7.00 del mattino del giorno della scomparsa.
– Le figlie hanno partecipato alle ricerche e sono apparse disperate in un filmato che è stato poco diffuso. Viene da pensare che detto filmato non venga mandato in onda perché poco funzionale all’ipotesi omicidiaria, l’ipotesi più gettonata dai giornalisti di stampa e tv.
– La figlia più grande ha lasciato il lavoro all’indomani della scomparsa della madre per cercarla, un comportamento inspiegabilmente interpretato da taluni a suo sfavore.
– Il 23 maggio, un escursionista ha trovato una scarpa da trekking, marca Salomon, vicino ad un ponte, che le figlie hanno riconosciuto come appartenente alla Ziliani. 2 MORTE DI LAURA ZILIANI: NESSUN MISTERO
– L’8 agosto, i resti della Ziliani sono stati ritrovati da due escursionisti a circa 500 metri dal luogo in cui era stata trovata la sua scarpa. All’indomani del ritrovamento, i Media hanno diffuso l’assurda ipotesi che la Ziliani fosse stata sepolta nel letto del fiume dopo essere stata uccisa. Se le ragazze avessero nascosto il corpo della madre lì dove è stato ritrovato non avrebbero avuto ragione di gettare una sua scarpa nelle vicinanze o di attribuirgliela per indurre ad approfondire le ricerche proprio in quell’area.
– I resti della Ziliani sono stati trovati nel letto di un fiume, è logico inferire che il suo corpo sia arrivato lì trasportato dalle acque e poi il limo lo abbia ricoperto ed infine, quando la portata del fiume si è ridotta, sia riaffiorato.
– In molti hanno parlato di “capo rasato” e sono stati smentiti dal medico legale. Un cranio sprovvisto dei capelli non è un dato inaspettato posto che il corpo della Ziliani è rimasto 3 mesi all’aperto in balia di animali ed eventi atmosferici tanto da risultare saponificato. Lo stesso vale per lo stato degli abiti che la donna indossava prima di morire.
– Per quanto riguarda le ricerche, l’area in cui sono stati ritrovati per caso i resti della Ziliani era stata battuta a lungo dagli addetti alle ricerche ma ciò non significa che il corpo fosse stato occultato o che non fosse lì dall’8 maggio. La casistica insegna, le ricerche non sono infallibili. Dal caso Gambirasio al caso Ceste. Di norma i tentativi di trovare giustificazioni ai propri fallimenti addotti dagli addetti alle ricerche aprono la strada ad ipotesi fantasiose, in questo caso si è parlato di occultamento post omicidiario e perfino di doppia sepoltura. E’ alquanto improbabile che un omicida seppellisca un cadavere nel letto di un fiume dal quale peraltro riaffiorerà non appena il fiume si ingrosserà ed è parimenti improbabile che un assassino faccia scattare le ricerche e poi, nel bel mezzo delle stesse, sposti il cadavere della sua vittima.
– La figlia più grande è stata descritta come una lavoratrice modello e non ha sottratto farmaci sul posto di lavoro ma il fatto che gli inquirenti abbiano indagato in tal senso è stato inspiegabilmente interpretato da taluni come una “svolta”.
– La storia del computer è stata montata dai Media al pari di quella della tisana.
– Il cellulare della Ziliani è stato ritrovato in casa, dietro un mobile, in una stanza dove la famiglia tiene l’attrezzatura da montagna. Il cellulare potrebbe semplicemente esserle caduto o la Ziliani potrebbe aver deciso di lasciarlo lì dove è stato ritrovato, vale lo stesso per l’orologio GPS. Se l’avessero uccisa non avrebbe avuto senso nascondere il suo telefono in casa quando avrebbero potuto farlo sparire o gettarlo nei pressi del cadavere dopo averlo disattivato, vale lo stesso per l’orologio.
CONCLUSIONI
Causa di morte: 
Sui resti della Ziliani non sono stati rilevati segni di violenza e nei suoi polmoni non è stata trovata acqua. Potrebbe trattarsi di un caso di “Morte in acqua”. Si definisce “Morte in acqua” quella morte subitanea da immersione in acque fredde probabilmente dovuta ad inibizione riflessa e arresto sincopale del cuore (idrocuzione). L’asfissia è estranea a questo tipo di morte e mancano i reperti propri dell’annegamento (Istituzioni di Medicina Legale, Clemente Puccini).
Modalità di morte: 
Con i dati a mia disposizione posso ipotizzare che l’8 maggio, poco dopo le 7.00 del mattino, Laura Ziliani sia caduta nel fiume mentre era ancora in vita, sia stata trascinata dalle correnti, abbia perso una scarpa ed i vestiti, ed infine il suo corpo si sia arenato lì dove è stato ritrovato l’8 agosto. Il fatto che non sia stata trovata acqua nei suoi polmoni mi induce a ritenere che sia morta una volta entrata nelle gelide acque del fiume per inibizione riflessa e arresto sincopale del cuore. Il fatto che la Ziliani abbia lasciato a casa il telefono cellulare e l’orologio GPS mi fa pensare ad un suicidio. La Ziliani aveva perso il marito, aveva una figlia disabile ed era in menopausa. L’autopsia psicologica è necessaria per accertare od escludere un quadro depressivo.
lnfine, il 7 maggio, alle 20.10, l’auto di Laura Ziliani è stata ripresa da alcune telecamere poste all’ingresso di Temù, l’auto è stata ritrovata parcheggiata in un garage sotterraneo comunale poco distante dalla sua casa. L’orario di arrivo a Temù della Ziliani è quello di cena, Laura Ziliani si è poi allontanata da casa sua intorno alle 7.00 del mattino del giorno seguente, è pertanto inaspettato che venga rivenduto come sospetto il fatto che nessuno dei conoscenti l’abbia vista nelle circa 11 ore di permanenza a Temù posto che in quelle ore attori e comparse di questo triste caso giudiziario erano a letto. Peraltro, la Ziliani, se, come sembra, si è suicidata, di certo voglia di incontrare le amiche non ne aveva.

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ursula franco 1 MORTE DI LAURA ZILIANI: NESSUN MISTERO* Medico chirurgo e criminologo, allieva di Peter Hyatt, uno dei massimi esperti mondiali di Statement Analysis (tecnica di analisi di interviste ed interrogatori), si occupa soprattutto di morti accidentali e suicidi scambiati per omicidi e di errori giudiziari. Recentemente entrata nel Forensic Team della COLD CASE FOUNDATION, una Fondazione Americana che si occupa di casi irrisolti, Executive Director: FBI Profiler Gregory M. Cooper

10 Commenti

  1. caso interessante… non capisco su quali basi l’autore di questo articolo esclude omicidi, incidenti etc… mi sembra manchino troppe informazioni per dare giudizi in merito. non si potrebbe trattare di un incidente? perché pensare al suicidio? Sarebbe opportuno ascoltare meglio i pareri dei parenti e degli amici della signora. Li hanno ascoltati o no? Chi meglio di loro potrebbe dare informazioni sullo stato di salute mentale della donna???

    • l’autore ha spiegato “su quali basi” (è chiaro che, mancando fratture, è difficile che la morte sia intervenuta in seguito ad un incidente) e ha suggerito un’autopsia psicologica per confermare o escludere un quadro depressivo… a ognuno il proprio mestiere

  2. Concordo con molte analisi dei fatti. Conoscendola, escluderei categoricamente il suicidio. Ciò non comporta necessariamente che sia stata uccisa, ma il suicidio è impossibile

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