OSPEDALE MOSCATI, GLI INTOCCABILI DEL CENTRO TRASFUSIONALE – prima puntata

0

(f.n.) – L’eco della protesta e dell’indignazione per il licenziamento improvviso di undici biologhe dal Centro Trasfusionale del Po Moscati di Aversa, diretto dal dottor Saverio Misso, non si è ancora dissolto, che l’Asl delle Sette Meraviglie, indice un avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato, per la durata di otto mesi, eventualmente rinnovabili, di un (1) dirigente biologo di patologia clinica… Ovviamente fa un certo effetto, sentir parlare di assunzioni, a così poco tempo dal caos, provocato dalla decisione di eliminare ben undici professioniste del settore che, nonostante il loro contratto da precarie, per tre anni sono state trattate come “paria” e la loro disponibilità e capacità  professionale, utilizzata in dispregio ad ogni norma e regola, proprio dallo stesso dirigente che, con incantevole nonchalance, con nota regolarmente protocollata all’Asl il 26 aprile u.s., dichiarava che dei 23 biologi, assunti con contratto da 15 octies, almeno la metà non sarebbe stata più necessaria, a partire dal mese di luglio 2021 e così è stato. Sui diversi aspetti di questa vicenda e soprattutto sulle contraddizioni e presunte illegittimità, che la caratterizzano, si pronunceranno a tempo debito, gli uffici competenti, tra i quali l’Ufficio Speciale Servizio Ispettivo Sanitario e Sociosanitario della Regione Campania, investiti del problema dal rappresentante legale, di sei delle undici biologhe licenziate, ma ciò che invece, ancora una volta, rischia di essere bypassato o addirittura volutamente ignorato, oppure,  troppo complicato da analizzare, è l’intero sistema a monte, quello che consente a qualche piccolo signorotto, di esercitare il proprio potere assoluto, nei confronti di donne, uomini e cose, al riparo da ogni rischio, paludato e tutelato de facto, dall’Azienda pubblica, di cui il suo piccolo feudo, è comunque parte integrante ed economicamente dipendente. Ed è il caso di guardarlo da vicino, quello che, dati e fatti alla mano, oggi risulta essere uno di questi signorotti…il famoso e potente Saverio Misso, direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Moscati di Aversa e tentare di scoprire, in virtù di quale eventuale licenza del SSR, egli si consenta di fare e disfare e decidere, senza controllo alcuno, sia relativamente alla gestione del lavoro cui il suo reparto è deputato, sia al personale che vi lavora. Ma, Misso…Misso…a pensarci bene…il Misso non era quel dirigente del Moscati, che fu intervistato dalle Iene nello stesso periodo in cui fu intervistato l’allora Dg, Mario De Biasio? (caruccio) e, se non ricordiamo male, l’argomento trattato era quello su “direttori sanitari & e titoli mancanti”, o no?, ed altre cosucce?,  ma sì… sembrerebbe proprio lui e quindi, anche l’affaire, solo apparentemente attualissimo, della sua gentile consorte, opportunamente “estratta” dal gruppo delle biologhe licenziate, perché ovviamente ne faceva parte, e messa al riparo, è soltanto la parte terminale di una bella storia, iniziata un po’ di tempo fa, o no? Dovremmo farci carico di ripescare quel video … anche se, personaggi come Saverio Misso, chissà perché, nonostante si rendano responsabili di azioni più che discutibili, come salvaguardare i loro famigli, magari a spese del resto del mondo, a quanto pare, godono di alte protezioni a prescindere…Infatti, proprio in concomitanza con l’oceano di critiche che i benpensanti gli hanno scaraventato addosso, in occasione del licenziamento delle biologhe, il direttore generale dell’Asl delle Sette Meraviglie, si premurava di inserirlo, forse per consolarlo, nella commissione di valutazione relativa all’avviso per la nomina dei direttori sanitari dei PO dell’Asl, in sostituzione di Diego Colaccio da qualche tempo in quiescenza. Si, decisamente è un protetto…forse perché, a giudicare da una pagina locale che qualche tempo fa, lo portò virtualmente in processione, come la Madonna di Fatima, sembrerebbe che lo stesso “avesse ideato un metodo per produrre soldi e creare posti di lavoro: il tutto con il sangue ottenuto dai donatori”. Ma guarda…avevamo un benefattore a quattro passi da casa e non lo sapevamo…e poi?, cosa è successo?, i posti di lavoro prima li creava e oggi li distrugge?,  è appena il caso di approfondire, o no? Hasta la suerte!