BALLOTTAGGIO… E POI CI SONO QUELLI CHE…

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   –   di Francesca Nardi   –     

POLITICI BALLOTTAGGIO… E POI CI SONO QUELLI CHE…E poi ci sono quelli che ritengono di essere più intelligenti di te, che godi della tua e dell’altrui normalità, di te che leggi, cammini, sosti davanti alle vetrine, di te che ami  misurare lungo i confini cittadini, i tuoi passi a quelli del tuo cane, di te e di gran parte del resto del mondo, che vivete il vostro tempo senza sforzarvi di essere simpatici a tutti i costi; sono quelli che, non avendo contezza alcuna di te e degli altri, ritengono di essere dei veri e propri assi, nel manovrare l’elettorato al momento giusto… quelli allevati a “bignami e cumparielli”, abituati fin dalla tenera età a scavalcare il compagno di banco e a sottovalutare l’intuito popolare…quelli abituati a costruire il consenso nelle conventicole a colpi di “paghette”, legittimate dall’incarico civile, per infoltire il vivaio del giorno dopo; quelli che 24 ore dopo la chiusura delle urne, dopo l’annuncio del ballottaggio, artatamente hanno messo in giro la voce, che il più votato di una coalizione, aveva già stretto l’accordo con quello della coalizione opposta…quelli che, memori della peggio gioventù, richiamano i vecchi tempi e i vecchi metodi, quando bastava un fischio e una mazzetta, perché gli amici del “bagordo doc in the night”, organizzassero una patetica spedizione punitiva, per avvertire il neo boy friend della ex, che non c’era trippa per gatti…quelli che foraggiano servi e palafrenieri per alimentare leggende metropolitane e disorientare l’uditorio…quelli che alla resa dei conti con la grammatica, non sfangherebbero neppure un “sei” per carenza di giusti congiuntivi ed equi condizionali, ma all’occasione firmano lavori di pregio, commissionati a peso d’oro; forse sarebbe il caso di adoperarsi per riconoscere eventuali bluff e diffidare delle imitazioni bolse, soprattutto se il modello imitato non è Pico della Mirandola o Catone il Censore o San Sebastiano Martire… e soprattutto sarebbe opportuno, allargare il raggio d’azione del pensiero e tentare di andare oltre il visibile e l’avvertibile, per individuare con esattezza,  il disegno elaborato e messo in conto, da questi bravi architetti del potere costituito, che usufruiscono di “consulenze filosofico-clericali” di tutto rispetto, allocate fuori porta e quindi per la loro residenza in altri comuni, poco visibili, ma, ad una attenta lettura di fatti e  vicende,  facilmente riconducibili a chi ambisce al governo della Città…Luoghi di culto “mentale” fuori dalle mura cittadine, ma non per questo meno presenti e condizionanti e pericolosamente intenzionati a prendere possesso del palazzo…Hasta la suerte e …non badate alle chiacchiere “dalle parti del solito bar”…il caffè rischia di raffreddarsi e sarebbe un vero peccato…