MOVIDA, I GENITORI TEMONO LA NOTTE DI HALLOWEEN…E DELEGANO

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(f.n.) – Apprendiamo da fb, che molti genitori guardano con grande apprensione alla notte di Halloween, genitori che ritualmente esprimono preoccupazione per il prossimo week end, all’insegna dell’alcool e della violenza, genitori che si rivolgono al Comitato Vivibilità Cittadina, perché hanno paura per i loro figli. Perché hanno paura?, i giovani che escono di casa con il coltello in tasca e si sfondano di alcool e di qualcosa d’altro e finiscono a vomitare nei portoni di Via Mazzocchi, per ricominciare daccapo svuotati e allucinati, saranno pure figli di qualcuno o sono sempre figli di qualcun altro, che arriva da un diverso hinterland ad inquinare le vie intemerate della movida casertana, popolate da chierichetti e vestali indigeni? Di cosa hanno paura i genitori che si rivolgono al Comitato?, del cattivo tempo?, o hanno paura perché temono che i propri figli possano essere coinvolti in una rissa?, o temono che ingeriscano troppi alcolici?, leggiamo che i genitori si sentono ignorati dalle istituzioni e impotenti, di fronte all’abbandono in cui vivono…Non spiegano però cosa vorrebbero dalle istituzioni e in cosa consista l’abbandono, in cui si sentono immersi. Forse le istituzioni dovrebbero sostituirsi alla famiglia e rieducare i loro figli, al senso civico e alla convivenza pacifica, anche dopo le 23? O forse, dalle istituzioni si aspettano un controllo militare del territorio, affinché siano i militari a togliere la bottiglia dalle mani dei loro figli, anzi un controllo serrato degli esercizi commerciali, con relativa chiusura all’istante, per chi sgarra e vende alcoolici ai minorenni? I genitori che si lamentano, per caso sono gli stessi che, se un insegnante rimprovera i loro figli, scendono in piazza per organizzare le fiaccolate e vanno a denunciare il tutto ad Uno Mattina?, e in qualche caso chiedono l’allontanamento dell’insegnante perché i loro figli hanno sempre ragione?, ai genitori che si sentono abbandonati capita di intercettare un figlio che ritorna a casa lasciando dietro di sé una scia olezzante di alcool?, e in quel caso come si comportano?, gli mettono la testa sotto alla fontana,  due dita in gola per farlo vomitare o lo accompagnano nella cuccia calda, bello di mamma, e gli rimboccano le coperte?, i genitori preoccupati dovrebbero spiegare cosa si attendono dalle istituzioni?, un controllo maggiore?, perché?, perché i loro figli sono tanto buoni bravi e belli e potrebbero incontrare coetanei brutti sporchi e cattivi, con il coltello in tasca e l’indole del bullo?, in tal caso i loro figli buoni bravi e belli, devono poter stare fino alle cinque del mattino in mezzo alla strada, al sicuro da ogni pericolo, giusto?, quindi le istituzioni devono pensare al resto…a disporre un controllo fisico serrato affinché i giovani, ai quali non si deve negare o proibire nulla, perché si devono distrarre nelle ore notturne, possano giocare alla movida indisturbati e i genitori vivere tranquilli e senza preoccupazione alcuna. Domandina facile?, perché i figli minori dei genitori preoccupati, dovrebbero chiedere alcool agli esercenti che peraltro non possono venderlo loro?, chi li ha educati questi figli dei genitori preoccupati?, se sono minori, alcool non ne potrebbero assumere ed i genitori preoccupati, dovrebbero esigere dal figlio il rientro ad un orario decente e al rientro controllare se ha ingerito alcool ed in tal caso provvedere a fare i genitori, onde evitare di preoccuparsi la volta dopo. Il controllo nelle vie della movida, deve esserci e deve essere serrato, questo è un dato di fatto, ma i genitori preoccupati che scrivono al Comitato e si sentono abbandonati, sinceramente lasciano perplessi…sembra la solfa rituale e di superficie, che serve a poco, a molto poco e non risulterà utile a nessuno. Onestamente, appare assai strano che un genitore si preoccupi per suo figlio o sua figlia e deleghi qualcun altro alla loro tutela, dichiarando di sentirsi abbandonato…Sembra di ascoltare il disoccupato che non ha fatto nulla per trovarsi un lavoro e scende in piazza al grido di “o’stato me l’adda’ rà!”. Se la festa di Halloween preoccupa, significa che qualcosa non è andato nel verso giusto e si trova decisamente fuori controllo, o no?, questo però è successo, molto prima che si creassero le condizioni, per richiedere con forza, l’aumento del controllo delle forze dell’ordine e del Comune, sulle vie della movida, o no? E se per caso, provassimo a sprangare la porta di casa, a tempo indeterminato, quando il/la figlio/a si ritira alle cinque del mattino con la pupilla dilatata e l’odore di alcool addosso?, non senza avergli fatto fare prima il giro della casa a contatto stretto con il pavimento, ovviamente…si può sempre provare, o no? Hasta la vista!