OSPEDALE, MOBILITÀ, BANDO VARATO E… IGNORATO

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(f.n.) – In un’Aorn come il Sant’Anna e San Sebastiano, la Direzione Medica di Presidio attualmente Opsos, è una cosa seria, talmente seria da condizionare il funzionamento dell’intero ingranaggio ospedaliero, ma la “serietà” dell’ensemble si è limitata nel tempo e continua a limitarsi alla mera definizione dell’importanza e del peso e della responsabilità, che chiunque lavori o abbia lavorato, in questa Unità, avrebbe dovuto e dovrebbe avvertire, facendosene carico. Allo stesso modo e con la stessa maturità, chi non dovesse ritenere di possedere doti manageriali all’altezza del ruolo, dovrebbe compensare, mostrando tanta onestà intellettuale da dimettersi…Ma…questa è tutta un’altra storia…Infatti… dove lo trovi uno che non avendo mai dovuto sudare, all’improvviso, decide di accorgersi del resto del mondo che arranca? Comunque sia, veniamo alle nostre tristezze quotidiane che iniziano dalle ultime di Radio Ospedale News, relative al gran caos che si registra nelle sale operatorie e di cui abbiamo già accennato, l’altro giorno. Sembrerebbe che a rendere tutto ancora più coreograficamente confusionario, sia stata la decisione del direttore dell’Opsos, di impegnare il personale medico ed infermieristico dedicato alle urgenze, agli interventi di elezione, così se arriva un’urgenza e l’equipe destinata alle urgenze è impegnata al tavolo operatorio, per un intervento programmato, l’urgenza, qualora non vi fosse personale disponibile, potrebbe tradursi in uno di quei tanti casi inevitabili e complicati, di cui nessuno saprà mai niente, ma per i quali il “tempo” era un elemento fondamentale. Le regole di ieri, calibrate sulle amicizie e sui fedelissimi cui era consentito il ritardo, l’errore, la distrazione, oggi va ad innestarsi sulle direttive sbagliate di chi sembra navigare a vista nella dimensione complessa dell’organizzazione…  E verrebbe quasi da chiedersi se questo caos, non sia stato creato ad arte dai soliti pifferai, sempre dei veri maestri nel creare il caso, affinché le varie direzioni generali che si sono succedute, ricorressero inevitabilmente, alle miracolose pozioni del cerchio magico, in termini di direttive…Una vera e propria trappola, in cui nel tempo e ritualmente, sono caduti tutti e che oggi potrebbe indurre a pensare:  “almeno quando comandava il cerchio magico, una parvenza di funzionamento si intravedeva”… dimenticando che “quel funzionamento” implicava la consegna della dignità e dell’orgoglio personale e l’asservimento totale…quindi, caderci un’altra volta e peraltro consapevoli, di cadere in una trappola, che ti priva dell’autonomia,  significherebbe gettare la spugna e perdere un’altra occasione per imporre le regole giuste al momento giusto. E’ pertanto inutile, la visitina mattutina del golden boy, che prende nota del bello e del cattivo tempo che tira nelle sale operatorie, registrando le urla che incrociano, quasi si fosse in un porto di mare…La situazione complessiva, se ci infiliamo anche i due ascensori del padiglione F che da sabato scorso sono guasti,  lascia parecchio a desiderare, come appare assai disdicevole che si autorizzino trasferimenti da un reparto all’altro, alla faccia dei criteri di mobilità, previsti dal bando che, tra l’altro è ancora in fase di espletamento. Il direttore dell’Opsos dovrebbe darsi una regolata o farsi consigliare meglio o addirittura cambiare consigliori, perché su questa strada, non andrà da nessuna parte…Autorizzare un trasferimento dalla Chirurgia Grossi traumi alla Cardiologia ed un altro da un reparto alla Chirurgia Grossi Traumi, bypassando il bando in itinere, diventa un atto di strafottenza e totale indifferenza delle regole…Ahiahiahi, a noi sembra che il ragazzo stia decisamente esagerando…Non resta che decidere a quale detto partenopeo rifarsi per rendere al meglio il concetto…Cosa preferite? “A pazziell in man e creature?”, o cosa ne dite di “a carta e diecimila lire n’ man e’ cecate”…oppure sentite questa…è davvero bellissima… la più casereccia…”se rann e mascuottol a chi non s’è sap arrusecà?”, e potremmo continuare ma per oggi basta così… Hasta la vista, companeros!