OSPEDALE, I CAPRICCI MATTUTINI DI LADY CIO E I POMERIGGI A LUCI ROSSE…

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PICC OSPEDALE, I CAPRICCI MATTUTINI DI LADY CIO E I POMERIGGI A LUCI ROSSE…(f.n.) – Aorn, ciak si gira, oggi in onda Amarcord de noautri. Verrebbe quasi da dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio, ma riteniamo non sia il caso di offendere il lupo che, a differenza dell’uomo, vizi non ne ha… Lady Cio, un esempio a caso, ha ripreso ad imperversare nelle contrade ospedaliere, lungo i crinali del potere,  come e meglio di quanto fosse autorizzata a fare, ai bei tempi andati ma non troppo, in cui il caro Carminuccio Iovine, simpatico assai e con una particolare predilezione a frequentare i cosiddetti “vippai” litoranei, faceva il buono ed il cattivo tempo all’interno della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco che, all’epoca della “sanità da bere”, trasudava dalle pareti, goccioline virtuali di champagne, anziché sudore… Poi si rese necessario un ridimensionamento, perché si stava decisamente esagerando…e come sempre, per punire e frustare sulle natiche chi meritava che lo si scorticasse addirittura, si gettò senza pietà a mò di coltre, l’ombra della camorra su tutto l’Ospedale, umiliandolo ingiustamente. Lasciati sul tappeto donne, uomini e cose, calpestati alla carlona e senza complimenti, nella fuga scomposta delle parole registrate e delle vendette spicciole, qualcuno si è rovinato e continua a rovinarsi il fegato per le accuse ingiuste, ma altri privilegiati storici, hanno, pazientemente, atteso, l’occasione giusta per tornare ad esserlo ufficialmente, con tutte le licenze premio del caso. Et voilà, a noi sembra che il corso del tempo non abbia fatto una piega e che la più o meno lunga attesa, di lady Cio, sia stata premiata con gli interessi, o no? Ma la saggezza insegna che non si deve mai esagerare e il desiderio di vendetta non deve accecare né si deve dare per scontato nulla, o no?, ma lady Cio, invece esagera….esagera…caruccia…e rischia con le sue esagerazioni, di mettere la Ds in condizione di sommare figurelle a figurelle ed apparire, senza alcuna possibilità di dubbio, sempre meno in grado di frenare le manie espansionistiche delle varie ladies o dei vari lord che svernano all’Aorn. A noi sembra addirittura squalificante che la Ds abbia consentito che lady Cio decidesse, arbitrariamente, che il suo protetto, da poco promosso sul campo sostituto ufficiale del bed manager, esentato peraltro dai turni non si sa bene perché, ma idoneo per tutto ciò che produce prestigio e remunerazione, oggi lasciasse il suo servizio nella UOC di Oncologia per partecipare ad una riunione e che fosse sostituito da un altro infermiere che, secondo la volontà di lady Cio, è stato costretto a lasciare il suo lavoro, per recarsi in un reparto sensibile, come l’Oncologia ad assistere pazienti sensibili e delicati, come i pazienti oncologici, soltanto perché lady Cio, per un suo recondito capriccio mirato forse ad erodere il sistema nervoso altrui, ha deciso in tal maniera? Sapete qual è l’aspetto più inquietante e vergognoso di tutta questa faccenda?; certamente non è la prepotenza di lady Cio, che non toglie e non mette e basterebbero un Dg o una Ds all’altezza della carica, per metterla al suo posto a guadagnarsi infine lo stipendio, ma bensì la considerazione in cui, de facto, è tenuto il malato oncologico…quando la famosa caposala della Cardiochirurgia fu attaccata da un manipolo di guerrieri della domenica, la poveretta si trovò scaricata in Oncologia…ad una lettura superficiale sembrò quasi che, siccome non era all’altezza, come sostenevano i prodi accusatori, la mandavano in Oncologia…come se fosse stato il parco giochi. In oncologia mancava la caposala e chi era la caposala?, ma lady Cio che aveva deciso di andare a fare la capataz all’Opsos e se la Oncologia rimaneva sguarnita, tutto sommato… a chi interessava? Ebbene, ma questa lettura dei fatti così poco edificante per tutti, non punse vaghezza a nessuno di farla?, tutti zitti e muti perché lady Cio così aveva deciso? Ci sarebbe da chiedersi se qualcuno ha perso davvero il cervello, in questo Ospedale e quale sia la funzione dei primari di riferimento oltre a quella evidente di ossequiare lady Cio…Inoltre, visto che alla Ds, converrebbe ricomporre un po’ la sua immagine e recuperare una ‘ntecchia di autorità, potrebbe iniziare da un controllo pomeridiano nei reparti e negli ambulatori e magari farsi aiutare nel compito che come sapete, è molto impegnativo, da lady Cio che, a quanto pare ha molto tempo libero…se ne avvantaggerebbe sia la conoscenza esatta della percentuale di infezioni nei reparti a rischio, sia la famosa immagine che, a giudicare dalle “frequentazioni straordinarie” degli ambulatori che nel pomeriggio sono deserti ma accoglienti, rischia di essere distrutta completamente con relativa messa alla berlina dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, dai raccontini erotici che a breve, inizieranno a circolare da Via Tescione a scendere fino ad esplodere in Piazza Vanvitelli. Ma vogliamo essere seri o no?, o le raccomandazioni a tutela di alcuni privilegiati si spingono oltre il buon gusto e la decenza? Hasta la vista!

3 Commenti

  1. Se mi consentite di dirlo li troppe scrivanie sono state viste dal lato di sotto…. Questo è il motivo per cui quest’azienda sta andando a rotoli… per il semplice motivo che si ragione con la testa di sotto e non di sopra….!

  2. che squallore direi, poveri dipendenti. In questo ospedale gli atteggiamenti sono più che camorristici , direi di bassa lega. Perchè non vengono rispettate le professionalita? voglia di proporre nuovi percorsi? perchè un dipendente viene promosso sul campo solo perchè protetto?perchè gli anziani stanno a trottare ed i giovani dietro la scrivania? perchè se chiedo io un trasferimento di reparto non mi viene dato se invece lo chiede qualcuno protetto subito si fa? perchè non si è ruotato nei covid?perchè le domande per la mobilità interna sono state vagliate solo in parte? il personale è stremato oltre che dal covid e dal ridotto turnover anche da troppi generali diventati tali solo per raccomandazioni o per passaggi di scrivania (sopra o sotto come diceva Annunziata).

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