CASTEL VOLTURNO, APERTO POLO SOCIALE PER INTEGRAZIONE SOCIO-LAVORATIVA MIGRANTI

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%name CASTEL VOLTURNO, APERTO POLO SOCIALE PER INTEGRAZIONE SOCIO LAVORATIVA MIGRANTICASTEL VOLTURNO – A Castel Volturno, il Consorzio Nco -Nuova Cooperazione Organizzata nell’area di Destra Volturno dove c’è un’accentuata presenza di migranti, ha aperto un Polo sociale per l’orientamento ed accompagnamento ai servizi sanitari, al diritto alla casa e al lavoro. L’obiettivo è sostenere l’integrazione socio-lavorativa dei migranti e favorire la prevenzione, il contrasto e l’emersione di casi di sfruttamento lavorativo.  L’attività rientra nell’ambito del progetto AgriCultura- Coltivare Diritti che conta in tutto 7 Poli sociali attivati anche nei comuni di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Cancello ed Arnone, Villa Literno, Mondragone, Giugliano in Campania.

In sole poche settimane – spiega Mercedes Nicoletti, referente del Polo sociale a Castel Volturno-abbiamo registrato più di 70 utenti con problematiche varie, dalla richiesta di documenti per il permesso di soggiorno alla necessità di avere una casa e un lavoro sfuggendo a condizioni di sfruttamento. Lo scopo del progetto è l’emersione del caporalato e abbiamo quindi attivato tutta una rete di contatti con alcune aziende del territorio e agenzie immobiliari che ci consentono di dare risposte concrete a salvaguardia dei loro diritti e dignità”.

Per l’area sanitaria, il Consorzio Nco- Nuova Cooperazione Organizzata ha organizzato un servizio trasversale ed itinerante con un’Unità mobile presenti dal giovedì alla domenica nei punti centrali dei sette paesi coinvolti. Vengono somministrati, laddove richiesto e ritenuto, anche test di prevenzione Covid, HIV, PapTest, Mantoux. I migranti vengono anche aiutati nel disbrigo delle pratiche burocratiche come l’iscrizione al Sistema Sanitario Nazionale, scelta del medico e del pediatra di base, prenotazioni di esami e visite specialistiche, invalidità.

  “Le Unità mobili sono una bella e grande intuizione di intervento che – spiega Tommaso Mazzei, coordinatore dell’area sanitaria per il Consorzio Nco- abbiamo in parte già sperimentato ma ora con l’aiuto di Pubblica assistenza San Michele Onlus e di V.O.L.A associazione ONLUS che svolge da anni sul territorio attività finalizzate alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, abbiamo deciso di programmare presenze calendarizzate. Lo scopo è accogliere le persone migranti già con un primo colloquio e visita medica per indirizzarli, laddove necessario a visite specialistiche e presidi ospedalieri, così facendo speriamo di rasserenare anche quelle piccole preoccupazioni che potrebbero aumentare lo sconforto di chi si sente perso”.

Le attività rientrano nell’ambito del progetto ‘AgriCultura- Coltivare Diritti’ promosso da un partenariato di associazioni e cooperative con capofila Cidis onlus.con i fondi Su.pr.eme. Italia e P.I.U. Su.Pr.Eme. finanziato dalla Commissione Europea – Direzione Generale Migrazione e Affari Interni. Uno specializzato staff di operatori sociali, animatori di comunità, legali, assistenti sociali e psicologi lavora ogni giorno per promuovere percorsi di autonomia economica e abitativa secondo un modello di economia sociale.