OSPEDALE, OPSOS & SINDACATI, ALLEANZE SCONTATE E BLUFF CASERECCI

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(f.n.) – Nelle strategie caserecce e scontatissime, ordite nel corso delle alleanze, sancite secondo il solito costume, in verità assai poco serio, tra i due sindacati dal muscolo d’oro e i dirigenti che “contano”, per intenderci …quelli che gravitano intorno alla Direzione Sanitaria e nel regno dell’Opsos, quale potrebbe essere, secondo voi, un bel pezzo da 90, da giocarsi in fase preelettorale, se non i trasferimenti interni?, e pensare che qualcuno è tanto ingenuo, da chiedersi ancora, per quale motivo la graduatoria relativa all’avviso per la mobilità interna, nonostante avesse dovuto essere pubblicata a novembre u.s., stazioni ancora nel mondo delle belle, buone e fantastiche intenzioni? E come farebbe il golden boy a fare il “piacione” con i sindacati di rito, se la graduatoria fosse pubblica?, certo…certo… troverebbe il modo di farlo ugualmente, perché la scuola di pensiero che lo ha allevato, assieme ai suoi cumparielli di cordata, è di quelle che nascono  e pascolano sui divanetti delle direzioni generali investite opportunamente del ruolo didattico, ma forse sarebbe una ‘ntecchia più difficile, mettere insieme le cofecchie, o no? Fatto è che non esiste una spiegazione logica ai ritardi, se non quella appena illustrata. Inoltre…è appena il caso di sottolineare che siamo davvero al limite della sopportazione, come utenti, come spettatori e come giornalisti e voi che storcete il naso in maniera tristemente “avvacante”, sappiate che se dovessero, per un colpo di fortuna, arrivare le prove relative ad un paio di cantonate stratosferiche, che avete preso di faccia, il naso vi si staccherebbe automaticamente, addirittura, altro che continuare a storcerlo facendo smorfiette corredate dalla frase peregrina: questa non la finisce!… Cercate di essere seri, entiendes?, anche se comprendiamo, come possa essere difficile anche soltanto tentare di farlo. I trasferimenti interni, amigos, sono utili alla campagna elettorale e sarebbe davvero da sconsiderati negarlo. Gran bell’ambientino l’Opsos, curato a dovere nella scelta e nel trattamento dei suoi componenti, affinché non brillino troppo e non offuschino la lucentezza ereditaria del golden boy…La brava e competente dottoressa Di Maio, dirigente specialista in Igiene, tanto per fare un esempio, dopo due anni di permanenza all’Opsos, ha pensato bene di tornarsene a Reggio Emilia…probabilmente era arrivata alla saturazione…oppure la sua professionalità rappresentava quel termine di paragone scomodo che, proprio, non si riesce a sopportare, n’est pas?…e adesso che anche la dottoressa Cuccaro, la cui preparazione è indiscutibile, si è allontanata per un periodo di tempo, ed è rimasto soltanto quel geniaccio di Melone, immaginiamo che le scorribande intellettuali di lady Cio con incursioni libere nelle decisioni del golden boy, non abbiamo più limiti né freni, o no? E tornando al mistero del trasferimento (cosa avevamo detto?) extra regolamento, di lady Cio dall’Oncologia all’Opsos, pare si sia trattato di un ordine di servizio privo di motivazione, firmato dai referenti di Ds, Gru e Opsos…In un momento in cui il personale era decimato dal Covid, il pensiero dominante era quello di esaudire i desiderata di quelli che contano, non è vero? Tra l’altro…visto che nell’Opsos vi sono due capiservizio, Sgueglia e Alizieri, che senso ha trasferire una coordinatrice livello D? Ah già…la dirigente dei dirigenti, ovviamente…l’alter ego di Mensorio che al momento opportuno lo contraddice e gli parla “sopra” abbattendone di colpo il ruolo e l’autorità…Ma forse… è questo il suo ruolo, o no? Caro golden boy…esci dalla strettoia poco illuminata delle frasi fatte, la cui banalità è addirittura sconcertante e liberati dal mantra ossessivo: questa ce l’ha con me!, perché adesso sei grande e dovresti sapere che quando le carte sono scoperte, il gioco è finito e non vi è cosa peggiore dell’apparire ed essere strumento inconsapevole, di un’altra volontà. Hasta la suerte!

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