ASL & AORN, QUANTE BELLE STORIE SOTTO LA MUFFA COMPIACENTE DEL TEMPO…

0

(f.n.) – Visto e considerato che l’Asl e l’Aorn di Caserta, sono così intimamente collegate con l’Asl Na2Nord e collaborano così preziosamente proprio come due gemelline, non possiamo non seguire da vicino e con la dovuta costanza, l’interessante procedere del concorso bandito dall’Asl partenopea, per l’assunzione a tempo indeterminato di un architetto/ingegnere, n’est pas?, si correrebbe il rischio di apparire superficiali nel nostro lavoro e… sarebbe davvero disdicevole…inoltre l’argomento “sanità” rivendica precisione e puntualità, sempre e comunque… In questo caso, inoltre, siamo davvero molto interessati a scoprire se le previsioni della vigilia, si mostreranno “azzeccate” e se l’influenza del generoso architetto Vincenzo Magnetta, a favore dei suoi quattro pupilli casertani, risulterà incisiva anche questa volta. Del resto questo capitolo, dedicato alla dimensione tecnico-ingegneristica della nostra sanità è assai intrigante. Avremmo, ad esempio, voluto, tra qualche tempo, dedicare un articolo esclusivamente ai RUP, fantastici personaggi funzionali al sofisticato ingranaggio produttivo che, a breve, sarà opportunamente riavviato alla grande, grazie ai finanziamenti in arrivo. A pensarci su, sembra persino di vedere brillare l’Asl e l’Aorn fin da ora! E parlando di RUP non possiamo dimenticare che la favorita tra i quattro possibili vincitori del concorso di cui sopra, non può essere che lei…Rosalia Santonastaso, più e più volte RUP, evidentemente in virtù del suo genio; infatti la Santonastaso, sicuramente valutata ed apprezzata, dalla predisposizione a fare il talent scout di Magnetta, che si è rivelata infallibile, riveste molteplici incarichi e percepisce corposi e sostanziosi incentivi tecnici (art. 113 D.lgvo 50/16).

 Ma avremo modo e maniera di parlare dei Rup, Aceti, Rossino, Della Rocca, Sgambato e via col tango, tutti ben avviati e rodati, grazie appunto al benefico influsso professionale di Magnetta…E per restare nella dimensione Santonastaso,  è appena il caso di sottolineare che qualche giorno fa, abbiamo ricevuto un messaggio dal consorte della stessa, dottor Carmine Di Monaco, che si sarebbe sentito chiamato in causa e diffamato dal fatto che, ci siamo permessi di auspicare, in un articolo,  che la ben nota magnanimità dell’architetto Magnetta, si spingesse fino a trovargli una sistemazione, visto che era stato eliminato dal concorso per collaboratori amministrativi, l’unico degli interni a non essere ammesso forse perché lo vedevano poco in giro, chissà…; inoltre, sbagliare il nome di una strada secondo il Di Monaco-pensiero, pare equivalga a diffamazione…Può darsi che il Di Monaco non lavori più a Via Verdi, ma non risulta affatto che abbia lasciato il dipartimento di prevenzione…almeno fino al 31 marzo…Ma …la domanda sorge spontanea: ma di cosa dovremmo chiedere scusa? Talvolta la fantasia prende la mano e ci porta in alto, in alto, sempre più in alto, fino a farci perdere di vista la realtà delle cose, non è vero?,  ed allora, accade che in messaggio che vorrebbe essere laconicamente ironico, con qualche passaggio decadente, il dottor Di Monaco ci chieda persino, di far scomparire l’articolo… in cui compare il nome di una strada…E pensare che ne abbiamo viste, lette e ascoltate di tutti i generi in questi ultimi anni, anni votati, quasi esclusivamente ad osservare quali profondità di pensiero avesse raggiunto l’uomo….ma di richieste così simpatiche, non ne avevamo mai ricevute…Ah!, dimenticavamo la parte migliore…Dovremmo anche chiedere scusa…dimenticandosi il richiedente di spiegarci il motivo della sua originale ma azzardata richiesta…In tal caso e con molta comprensione, riformuliamo la richiesta inviandola al suo indirizzo…Forse in quel ramo dell’Asl l’atteggiamento da signorotti in vacanza al lago di Porsenna, è abbastanza frequente…l’abitudine a farsi portare la piuma del cappello, evidentemente l’hanno ereditata fuori tempo massimo, dal bisnonno cavaliere o dal palafreniere, n’est pas? Ah beati coloro che possono contare sui servizi dell’impiegato fedele che, all’occasione diventa tuttofare, come succede, quando il bravo Da Blasotti, che quando si reca all’Ufficio tecnico per ripassare la storia del mito di Arethusa e non sa in quale sito reale parcheggiare l’auto, ecco che si precipita a rotta di collo, il bravo Puzone che gliela sistema, pronto a trasformarsi in parcheggiatore ambulante se non c’è posto, finché il Blasotti non decide di rientrare… Ma che magnifica amicizia quella che lega Magnetta, Blasotti e Puzone, un trio baciato da un destino “misericordioso” che fa vivere i tre amici per la pelle, in perfetta armonia di intenti e di vedute…Ah, quante belle storie si animano e prendono forma e sostanza dagli angoli bui, (fino all’altro ieri) della nostra vecchia, cara, nobile Asl…Quante!…Alla prossima, companeros! Hasta la vista!