NAPOLI – Il nuovo PEI è legittimo. Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza del TAR del Lazio. Ricordiamo che il tribunale amministrativo con sentenza n. 9795 del 14 settembre 2021 ha bocciato il decreto Interministeriale (Istruzione ed Economia) numero 182 del 2020 recante l’adozione del modello nazionale di PEI e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità.
Il TAR aveva motivato in questo modo:
– sono state dettate norme generali innovative in materia di inclusione utilizzando lo strumento del Decreto anziché, come sarebbe dovuto avvenire, un regolamento, in osservanza delle norme procedimentali per la emanazione dei regolamenti;
– è stata prevista una composizione del GLO diversa da quella contemplata dalla normativa primaria;
– è stato previsto l’esonero di discipline per alcune categorie di studenti con disabilità.
Di conseguenza, il Ministero aveva emanato una nota con la quale dava indicazioni operative sugli adempimento alla luce della sentenza.
Ora, il Consiglio di Stato con sentenza pubblicata il 26 Aprile precisa che il decreto non è idoneo a ledere interessi concreti e che l’impugnabilità dei contenuti del Decreto dovrà avvenire nel “concreto provvedere, nei singoli casi particolari, in attuazione o sulla base ed entro i limiti di norme antecedentemente poste”.
“Per riconoscere la diretta impugnabilità dell’atto – continua la sentenza – è dirimente la sussistenza di una lesione concreta ed attuale della situazione soggettiva dell’interessato che determini, a sua volta, la sussistenza di un interesse attuale all’impugnazione, altrimenti l’impugnativa dell’atto finirebbe per trasmodare in un controllo oggettivo sulla legittimità dell’atto generale, in contrasto con gli enunciati principi sulla natura personale, concreta e attuale dell’interesse per cui l’ordinamento accorda tutela”.
Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avv. Paolo Colombo, dichiara: “purtroppo la decisione del Consiglio di Stato, in definitiva, ha semplicemente spostato il contenzioso a valle, ossia contro i singoli provvedimenti applicativi del decreto interministeriale n. 182/2020. È infatti evidente che, solo per citare uno degli aspetti più controversi dei nuovi PEI, le famiglie contesteranno la riduzione delle ore di sostegno didattico degli alunni con disabilità grave motivata con la necessità di superare l’automatismo con l’accertamento sanitario. Una motivazione, quest’ultima, già ritenuta inconsistente dal TAR del Lazio in quanto, non essendo state ancora approvate le linee guida del nuovo “profilo di funzionamento”, l’unica base tecnica sulla quale formulare la proposta delle ore di sostegno rimane pur sempre l’accertamento sanitario, con conseguente illegittimità di tutti i PEI che, nella sezione dedicata alla proposta delle risorse didattiche, non terranno conto della connotazione di gravità dell’handicap. Quindi, in buona sostanza, assisteremo a un’escalation del contenzioso con danni per gli alunni con disabilità e le loro famiglie e per le casse dello Stato e dunque, di noi cittadini”.